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 22 maggio 2018

Con il documento si impegna il presidente della Regione “ad attivare ogni utile iniziativa al fine di individuare le risorse necessarie per la riqualificazione ecologica dell’area”

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione proposta dal consigliere Piero Lacorazza (Pd) che impegna il presidente della Giunta regionale “ad attivare ogni utile iniziativa al fine di individuare le risorse necessarie per la riqualificazione ecologica dell’area ex Pamafi di Maratea considerando anche il progetto ‘Città dell’ambiente’, frutto del lavoro di docenti ed alunni dell’Istituto comprensivo ‘Casimiro Gennari’ di Maratea”.

“Maratea, meglio conosciuta come ‘la Perla del Tirreno’, unico Comune della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno – si legge nel documento – rappresenta, grazie al suo straordinario paesaggio costiero e montano oltre che per le peculiarità artistiche e storiche, una delle principali mete turistiche del Mezzogiorno e d’Italia ed è stata annoverata tra le 134 spiagge che hanno ottenuto le ‘bandierine verdi’ secondo la graduatoria stilata dai pediatri italiani ed ha posto, già a far data dal 2015, la propria candidatura per il riconoscimento del World Heritage List (Patrimonio mondiale dell’Umanità)”.

“E’ necessario proseguire in questo percorso di valorizzazione – è scritto ancora nella mozione – facendo ogni utile sforzo di tutela e preservazione del patrimonio ambientale e costiero di Maratea, anche attraverso la costituzione formale dell’area marina protetta ‘Costa di Maratea’, e della qualità dei servizi balneari, ufficialmente riconosciuti ormai da diversi anni a piccole e medie imprese lucane, la maggior parte a conduzione familiare, che, dopo anni di sacrifici, investimenti e crescita professionale rischiano di cedere il passo a multinazionali a causa della riforma del demanio marittimo, scaturita dalla ormai nota Direttiva Bolkestein”.

E’ fondamentale quindi “limitare ulteriore consumo del territorio – è scritto ancora nella mozione -, puntando alla riqualificazione e rigenerazione di aree oggetto di investimenti passati ed attualmente in stato di abbandono. Sono numerose le situazioni di curatele fallimentari e liquidazioni che si trascinano da diversi anni, anche a seguito della gestione di crisi industriali che hanno lasciato sul territorio regionale strutture in stato di abbandono, e per le quali non esiste un piano organico di riutilizzo. Tra queste vi è l’area dell’ex Pamafi di Maratea, in origine azienda agricola e azienda florovivaistica, nata per iniziativa di Stefano Rivetti e successivamente acquisita dalla Regione Basilicata con i fondi della Cassa Contadina per salvaguardare il territorio di Castrocucco oltre all’attività produttiva e la situazione occupazionale. Docenti ed alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Casimiro Gennari’ di Maratea hanno ideato e sviluppato il progetto ‘Città dell’ambiente’, sul modello della ‘Città della Scienza’ di Napoli, centro d’avanguardia nazionale, e che, in sinergia con Istituzioni, Università, associazioni ambientaliste, forze culturali, cittadini, potrebbe contribuire allo sviluppo tecnologico, occupazionale, di crescita sociale, etica e culturale del territorio, recuperando nel contempo lo stato di degrado della suddetta area ex Pamafi.

Nel breve dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti l’assessore alle Politiche di sviluppo Cifarelli e i consiglieri Galante (Ri), Benedetto, Rosa (Lb-Fdi) e lo stesso Lacorazza, che ha colto che l’occasione per ribadire “la necessità di attivare ogni azione per la prevenzione degli incendi in particolare a Maratea, di accelerare la realizzazione dei progetti di contrasto all’erosione della costa e audire l’assessore Miranda Castelgrande insieme ai responsabili Anas sulle problematiche relative alla strada statale n. 18”. expamafi