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06 giugno 2018

Per il consigliere regionale del Pd “occorre porre al centro la risposta alla comunità di Calvello all’interno di una strategia più ampia che superi piccoli e grandi conflitti territoriali”

“L’appello lanciato dal Sindaco di Calvello e la disponibilità offerta dal presidente Pittella necessitano di una riflessione più articolata e puntuale per evitare che le legittime aspirazioni di una comunità assumano un valore diverso essendo, noi, a fine legislatura regionale”.

E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del Partito democratico, Piero Lacorazza.

“Non è in dubbio la rilevanza delle questioni avanzate dal sindaco di Calvello – dice Lacorazza – ma il contesto nel quale inserirle, la visione e la strategia complessiva che proprio nei territori della legge 40/95 ha determinato ingiustizie profonde. Solo adesso, e dopo una battaglia iniziata dal 2015, è stata ripristinata la quota del 30 per cento delle royalties per i territori ‘estrattivi’. Una iniziativa su cui mi sono speso da tempo e con determinazione e che vale per i prossimi anni almeno 400 ml di euro”.

“Adesso - afferma Lacorazza – si chiudano i vecchi programmi e si valutino i nuovi e, in attesa, si operi per progetti ‘ponte’, comprensoriali e comunali. Poniamo al centro la risposta alla comunità di Calvello all’interno di una strategia più ampia che superi piccoli e grandi conflitti territoriali come per esempio la richiesta del bonus gas anche nei Comuni della Val d’Agri e del Sauro che non ne beneficiano e che tuttavia vivranno a contatto con l’estrazione di Corleto”.

“Ci vuole un governo istituzionale e politico di questo processo complesso – conclude Lacorazza – che in questo contesto trovi le giuste mediazioni ed i giusti pesi e contrappesi tra rischio per le comunità esposte a molti pericoli ma con poche opportunità”.