Il presidente del Consiglio regionale ha partecipato a Torino alla manifestazione di apertura delle celebrazioni del quarantesimo anniversario dalla morte del grande scrittore, promossa dalla Fondazione Amendola e dall’Associazione lucana in Piemonte
“Oggi celebriamo Carlo Levi per ricordare il grande contributo che ha dato al Sud e alla Basilicata, facendo conoscere con i suoi quadri e con il suo romanzo il mondo contadino del primo dopoguerra e contribuendo ad alimentare il dibattito politico e culturale in Italia con i suoi interventi. Per noi lucani i 40 anni dalla morte del grande scrittore, pittore e intellettuale torinese, sono indissolubilmente legati ai 70 anni dall’uscita del ‘Cristo si è fermato ad Eboli’, e agli 80 anni dal confino in Basilicata, a Grassano e ad Aliano. Abbiamo il dovere di ricordare e di riconsegnare Levi a Levi, liberandolo anche da un certo levismo basato su stereotipi vecchi e superati: la Basilicata è cambiata ed oggi, anche grazie al grande scrittore torinese, partendo dalla sua storia guarda al futuro, oltre la dipendenza e la subalternità”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza, che è intervenuto oggi a Torino alla manifestazione di apertura delle celebrazioni del quarantesimo anniversario dalla morte di Carlo Levi, promossa dalla Fondazione Giorgio Amendola e dall’Associazione lucana in Piemonte intitolata allo scrittore torinese. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Aliano Luigi Delorenzo e Don Pierino Dilenge, vice presidente del Parco Letterario Carlo Levi.
“Con Carlo Levi – ha aggiunto Lacorazza – oggi la Basilicata è ancora una volta legata al Piemonte e a Torino. C’è un filo sottile che ci lega, attraverso la storia d’Italia, dell’antifascismo, della questione meridionale, dell’arte e della cultura. Basilicata e Piemonte significano unita d’Italia, Fiat ma anche un ponte ideale fra Torino, che alla cultura ha legato la sua storia, e Matera che sarà capitale europea della cultura nel 2019”.
Lacorazza ha inoltre annunciato che con il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Laus scriverà ai presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso per chiedere che la figura di Levi, che fu anche parlamentare, venga ricordata dalle massime istituzioni della Repubblica. Insieme alla parlamentare europea Mercedes Bresso (che nella manifestazione di oggi ha portato anche il saluto del capogruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici Gianni Pittella), Lacorazza si è inoltre impegnato a programmare una iniziativa a Bruxelles incentrata sul “Cristo si è fermato ad Eboli” e su Matera Capitale europea della cultura. Lacorazza e Laus hanno infine condiviso “l’idea – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata – di collegare il Museo dell’emigrazione lucana che sarà inaugurato a Lagopesole il 22 maggio ad un centro culturale delle migrazioni, anche per fare da riferimento alla nascente associazione nazionale dei musei dell’emigrazione, in una visione ‘mediterranea’ di questo fenomeno. E questo significa anche che occorre contrastare l’ottusità di chi rifiuta l’idea di vivere in mondo di migranti, in cui i flussi e gli spostamenti delle persone non possono prescindere da solidarietà, integrazione e sicurezza”.