Petrolio, acqua, Matera Basilicata 2019, infrastrutture, università e autonomia e art. 116 della Costituzione sono temi che nelle scorse settimane, anche in modalità social, ho provato a mettere al centro dell’agenda politica.

In questa campagna elettorale se ne parli nel modo in cui si ritiene giusto farlo ma se ne parli; il cittadino valuterà la credibilità per le posizioni assunte.
Se ne parli in questa campagna elettorale perché molti di questi temi sono legati alla relazione tra Regione, Parlamento e Governo, tra Basilicata e Italia.
Ancora questo confronto è fiacco; c’è troppa timidezza.
La campagna elettorale non può essere solo la riproposizione del dibattito nazionale; noi lucani, di qualsiasi parte politica, dovremmo dire innanzitutto ‘Basilicata first’.
Prima la Basilicata non significa la ‘Basilicata sola’ per le implicazione strategiche che il nostro territorio ha nel contesto nazionale.
Anche per questo credo che il destino della Sata di Melfi, tema che ci troveremo ad affrontare all’indomani delle elezioni politiche del 4 di marzo, deve essere al centro di questo confronto elettorale.
Nei mesi scorsi il Consiglio Regionale della Basilicata ha discusso e approvato su mia proposta una mozione sulla Sata di Melfi; non basta.
È necessario che tutte le forze politiche e i candidati affrontino anche questo tema per trovarsi pronti ad una vicenda complessa che riguarda migliaia di lavoratrici e di lavoratori, di migliaia di famiglie lucane.
Se non ora, quando?
Poi i cittadini valuteranno e sceglieranno credibilità ed autorevolezza di classe dirigente e proposta politica.