Sanità, salute a tutti.

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Oltre 110 mila lucani hanno rinviato e rinunciato alle cure. Circa il 70% dei cittadini che hanno scelto la sanità privata lo hanno fatto per i lunghi tempi di attesa. L’art. 3 della Costituzione Italiana dice: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale … È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto, la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. L’art. 32 della Costituzione Italiana dice: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite cure gratuite agli indigenti. Potrei fermarmi qui per dire che la sfida per una sanità di qualità per tutti e ancora da vincere. In questi anni si sono succedute norme nazionali e ristrettezze finanziarie che ridotto i margini di manovra. Questa è senza dubbio un’attenuante. Lo è meno, se si pensa che siamo senza un Piano Sanitario che si sarebbe dovuto approvare entro il 31.12.2017 come recita un emendamento da me proposto e approvato dal Consiglio Regionale. Abbiamo un deficit di programmazione? È vero. Il piano proposto dalla Giunta Regionale è generico, rinvia le scelte. Sarebbe stato opportuno approvare prima il piano sanitario e poi procedere al riordino aziendale. Era ciò che avevamo proposto. Oppure definire una legge di riordino più coerente con il nostro territorio, con i parametri che determino qualità, valutazioni esiti ed equilibri finanziari. Infatti avevamo avanzato due proposte diverse ma realizzabili:

  • azienda unica ospedaliera, azienda unica territoriale e IRCSS CROB oppure
  • due aziende provinciali miste territorio/ospedali e IRCSS CROB

Queste proposte sembravano più razionali anche per garantire una sanità sanità di prossimità e al tempo stesso di eccellenza. Così come siamo riusciti a mettere un primo importante tampone alla emorragia del servizio di continuità assistenziale (guardie mediche) che necessita in ogni caso di soluzioni più strutturali e definitive legate al territorio ed integrate al servizio dell’emergenza urgenza soprattutto per le aree interne e più periferiche della regione. Abbiamo ancora tanti cittadini che si recano fuori regioni per le cure aggravando il deficit sanitario e facendo perdere opportunità che questo importante sevizio genera per il territorio attraverso l’economie indotte. C’è da attendere ancora molto tempo per avere una visita o una prestazione. Per questo ciò su cui ci stiamo interrogando è come pensare a modelli più avanzati che partano anche dalle esiguità di un personale sotto dimensionato anche se professionalmente in grado di contribuire, in condizioni ordinarie e di normalità, a dare qualità al nostro sistema sanitario.

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20022018 CR Lacorazza su approvazione pdl medici continuità assistenziale

23052017 TGWEB Lacorazza richiede audizioni su servizio di continuità assistenziale

04102017 CR intervento Lacorazza su valutazione impatto sanitario VIS

07062016 intervento Lacorazza su risoluzione consiglio sanità Anac

02082016 CR intervento Lacorazza su riordino sistema sanitario regionale

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13092016 CR interrogazione Lacorazza su disabilità Basilicata 2019 un futuro senza barriere

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