Il presidente del Consiglio regionale ha incontrato a Roma i responsabili dell’associazione Dante Alighieri. “Un’associazione fra Comuni per la gestione dei servizi culturali farebbe della Basilicata il più grande parco culturale”

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 15 ottobre 2015

Costruire una rete regionale dei parchi letterari, coinvolgendo nella gestione dei servizi culturali i Comuni che ospitano sul proprio territorio le sedi dei parchi e delle fondazioni. E’ l’idea progettuale che Piero Lacorazza ha discusso oggi a Roma con il segretario generale dell’associazione Dante Alighieri Alessandro Masi e con Stanislao De Marsanich, presidente dei parchi letterari italiani e amministratore delegato di “Paesaggio Culturale Italiano Srl”, nel corso di un incontro convocato per illustrare i contenuti di una manifestazione sui parchi culturali che il Consiglio regionale terrà a dicembre a Roma nell’ambito di “Più libri, più liberi”, fiera della piccola e media editoria italiana.

Un’idea che è stata al centro di un incontro promosso nei giorni scorsi da Lacorazza, anche per dare attuazione ad alcune mozioni approvate dal Consiglio regionale della Basilicata, con i rappresentanti degli organismi che operano ad Aliano (Parco letterario Levi), Tursi (Parco letterario Pierro), Valsinni (Parco letterario Morra), Montemurro (Fondazione Sinisgalli), Avigliano (Fondazione Gianturco), Rionero (Fondazione Fortunato), Melfi (Fondazione Nitti) e che potrebbe interessare inoltre l’istituendo Parco letterario di Federico II e le analoghe iniziative di cui si valuta la possibilità di realizzazione a Tricarico (Parco letterario Scotellaro), Venosa (Parco letterario Orazio) e Brienza (Parco letterario Pagano).

“Oggi molti Comuni condividono la gestione associata del servizio anagrafe o di quello di riscossione dei tributi. Perché non fare un’operazione analoga sui servizi culturali dei Comuni sedi parchi e fondazioni?”, si è chiesto Lacorazza, per il quale “ogni parco e fondazione deve conservare la sua autonomia, ma un’associazione fra questi Comuni, non per continuità territoriale ma per funzionalità ‘culturale’, farebbe della Basilicata il più grande parco culturale, che potrebbe tra l’altro sviluppare un piano per la promozione e la fruizione del paesaggio culturale, così come previsto dalla legge regionale recentemente approvata”.

“Ma il protagonismo di questi Comuni – ha aggiunto Lacorazza – potrebbe incrociarsi con le iniziative che si cominciano ad organizzare nei Comuni dove sono presenti siti archeologici, per dare sistematicità all’offerta culturale della regione. ‘Basilicata 2019, scaviamo il futuro’ e ‘Basilicata 2019, parco letterario’ sono due “vagoni” che possiamo agganciare alla “locomotiva” Matera 2019 e la proposta del Parco della Magna Grecia, presentata oggi dai parlamentari Latronico, Antezza, Folino e Placido, va nella stessa direzione e contribuisce a rafforzare il percorso che abbiamo avviato con alcune mozioni approvare in Consiglio regionale. Un percorso che dovrà trovare sbocco nelle imminenti scelte del Pon cultura e del Fesr Basilicata 2014/2020”.