Nell’incontro con i giornalisti il presidente del Consiglio regionale ha invitato “a riscoprire l’orgoglio di essere lucani che è indispensabile per affrontare lo stesso dibattito sulle macroregioni, un dibattito che non può essere subito” (VIDEO)
TRM – Approfondimento. Con Piero Lacorazza i dati e le attività del Consiglio lucano nel 2014
Trm - Conferenza dell’Ufficio di Presidenza. Lacorazza: “lavorare su identità e futuro”.
“Il 2014 è stato l’anno della designazione di Matera a capitale europea per la cultura nel 2019. Mi auguro che il 2015 sia l’anno per preparare i lucani al 2019, raccogliendo la sfida della modernità e dell’innovazione per superare la crisi. #Lucani2019 è una parola d’ordine per dare un senso alle radici e alla storia, rinnovare le regole, stare al passo con i tempi. Superando definitivamente una visione provinciale della Basilicata, basata sulle eterne lamentazioni di un certo levismo, è possibile imboccare una strada nuova, che partendo dalla nostra storia, ed anche dal necessario tributo a intellettuali come Carlo Levi, di cui quest’anno ricorre il quarantesimo della morte e il settantesimo anniversario dalla pubblicazione del ‘Cristo’, ci porti oltre la dipendenza e la subalternità. Così sarà possibile riscoprire l’orgoglio di essere lucani che è indispensabile per affrontare lo stesso dibattito sulle macroregioni, un dibattito che non può essere subito”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, nell’incontro con i giornalisti sull’attività svolta dal Consiglio regionale nel 2014 e sui programmi dell’istituzione regionale per il nuovo anno.
Lacorazza ha messo in evidenza “gli sforzi fatti nel 2014 dall’Assemblea per ricostruire il rapporto fra istituzioni e cittadini, attraverso le scelte fatte per la trasparenza, la riduzione dei costi ed una produzione legislativa che ha visto un rinnovato e proficuo impegno dei singoli consiglieri, che si è tradotto in diverse leggi su importanti temi sociali”. Ha inoltre auspicato “che il 2015 sia l’anno dell’approvazione del nuovo Statuto, dopo l’importante lavoro di analisi e di approfondimento fatto in questi mesi in prima Commissione. Un passaggio molto delicato per la contemporanea riforma del titolo V della Costituzione che configura nuovi poteri, cambia il rapporto fra Stato e Regioni, e a maggior ragione impone che il Consiglio regionale riesca a dotarsi di nuove regole per una democrazia regionale più forte”.
Lacorazza ha infine ricordato le iniziative intraprese per rafforzare l’attività legislativa (“La crisi del
regionalismo si vede anche nel depotenziamento degli uffici legislativi che c’è stato negli ultimi anni”, ha detto), annunciando la collaborazione con l’Issirfa – Cnr per la redazione di testi unici sul governo del
territorio e sulla sanità e l’attivazione di dottorati di ricerca e tirocini formativi per coadiuvare il lavoro dell’Ufficio legislativo del Consiglio regionale. Ha inoltre ricordato le iniziative del Consiglio regionale per alimentare la memoria e l’identità regionale (manifestazioni per i cento anni della grande guerra, manifestazioni per il giorno della memoria), per sostenere l’uso dei giornali nell’attività didattica e per rinnovare l’attività rivolta ai lucani nel mondo, “rafforzando la ‘rete’, attivando il museo dell’emigrazione a Lagopesole e rendendo protagoniste le nostre comunità che vivono all’estero dei progetti per Matera 2019”.
“C’è un elemento – ha concluso il presidente – che, pur nella diversità, lega le manifestazioni del 2003 contro il deposito di scorie nucleari e quell
e studentesche del 2014 sull’articolo 38 dello sblocca Italia. Il movimento studentesco esprime una domanda di futuro, che assume una dimensione fortemente legata alla propria terra e chiede alla classe dirigente di costruire una risposta. Mi auguro che la politica e le istituzioni siano all’altezza di questo compito”.
Riduzione vitalizi, presentata proposta di legge
Previsti i parametri comuni a tutte le Regioni fissati dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali. Lacorazza: “Ruolo attivo dell’associazione ex consiglieri nelle iniziative finanziate con il contributo di solidarietà”…leggi
Rassegna stampa
Conferenza stampa Udp, interventi di Mollica e Castelluccio
Il vicepresidente e il consigliere segretario dell’Assemblea sono intervenuti nell’incontro con i giornalisti. Sottolineato lo sforzo profuso per la produzione legislativa e la necessità di rilanciare l’economia regionale (VIDEO)
Nella conferenza stampa di inizio anno hanno preso la parola anche il vicepresidente dell’Assemblea, Francesco Mollica e il consigliere segretario Paolo Castelluccio.
Di “ripresa di fiducia fra la comunità lucana e le istituzioni” ha parlato il vice presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica il quale ha sottolineato gli sforzi messi in campo dai componenti dell’Ufficio di Presidenza in materia legislativa. “Un lavoro fertile – ha detto – che ha prodotto otto proposte di legge su temi specifici di interesse generale e attraverso il quale si tenta di recuperare credibilità e fiducia nella politica”. Mollica ha poi posto l’accento sul ruolo legislativo del Consiglio regionale che dovrà sempre più essere rafforzato e sulla necessità della stesura di testi unici per meglio coordinare le diverse norme prodotte in questi anni.
Il consigliere segretario, Paolo Castelluccio, nell’apprezzare l’intervento del presidente del Consiglio regionale si è soffermato sul tema della modernità lanciato da Lacorazza. “La Basilicata su questo fronte – ha detto – è in enorme ritardo, è necessario l’impegno di tutti per affrontare la sfida di ‘Basilicata 2019’ e mettere in campo le energie e le intelligenze migliori per rilanciare l’economia, produrre lavoro e dare un futuro alla nostra regione. Futuro – ha sottolineato – che trova la sua leva decisiva nella cultura”.
Per Castelluccio, inoltre, “la riduzione del numero dei consiglieri regionali da 30 a 20 ha determinato una maggiore fatica nella produzione legislativa, per cui forse sarebbe necessario prevedere nel nuovo Statuto il ritorno a 30 consiglieri”.
Presenti all’incontro con i giornalisti anche la presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Angela Blasi, la presidente del Corecom, Giuditta Lamorte, il Difensore civico, Antonia Fiordelisi e il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano.
Consiglio regionale, un anno di attività
Nel 2014 approvate 41 leggi, originate da 25 disegni di legge della Giunta e 18 proposte di legge dei consiglieri. Ventisei le mozioni e 137 gli ordini del giorno approvati, 137 le interrogazioni presentate, di cui 82 hanno ricevuto risposta
Nel 2014 il Consiglio regionale si è riunito per 47 giorni (in tutto 33 sedute, la più lunga delle quali è durata 4 giorni) ed ha approvato 41 leggi. Di queste, 25 sono originate da disegni di legge presentati dalla Giunta e 18 da proposte di legge dei singoli consiglieri. Ventisei le mozioni approvate, 137 gli ordini del giorno, 137 le interrogazioni presentate nel 2014, di cui 82 hanno ricevuto risposta, 67 gli atti amministrativi presentati, 29 le riunioni dell’Ufficio di Presidenza e 29 quelle della Conferenza dei capigruppo, 158 le riunioni tenute dalle Commissioni permanenti, che nel 2014 hanno licenziato 152 fra proposte di legge ed atti amministrativi sui 248 presentati.
Sono questi i numeri dell’attività del Consiglio regionale nel 2014, raccolti in un documento presentato dai componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea (il presidente Piero Lacorazza, il vicepresidente Francesco Mollica e il consigliere segretario Paolo Castelluccio) nel consueto incontro di inizio anno con i giornalisti. L’incontro è stato moderato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, Mimmo Sammartino.
Tra le principali leggi approvate nel 2014 quelle che riguardano la riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie in agricoltura, le nuove modalità di nomina dei revisori dei conti attraverso il sorteggio, le disposizioni per l’utilizzo della cannabis terapeutica, le misure per il contrasto al gioco d’azzardo, l’istituzione del pronto soccorso odontoiatrico per le persone con disabilità, il nuovo assetto dei Consorzi industriali, la Promozione e sviluppo dello spettacolo, l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, le misure per il contrasto alla violenza di genere e sui minori.
Nel primo anno della legislatura la prima Commissione (Affari istituzionali) ha dedicato 17 riunioni all’esame della proposta di riforma dello Statuto. Sono state inoltre adottate misure per il contenimento dei costi (riduzione del numero delle Commissioni e dei componenti dei rispettivi uffici di presidenza, riduzione indennità di missione per i componenti degli organismi istituzionali) per la trasparenza (pubblicazione sul sito web dell’ente degli atti e dei mandati di pagamento, nuovi regolamenti per la concessione di contributi ad associazioni ed acquisto libri) e il potenziamento della funzione legislativa (con l’accordo stipulato con l’Issirfa – Cnr per la redazione di testi unici su materie quali governo del territorio e sanità anche attraverso l’attivazione di dottorati di ricerca e tirocini formativi).
Alcuni dati sull’attività del Consiglio regionale nel 2014
Riepilogo dati attività consiliare
SEDUTE CONSILIARI |
N. 33 (per un totale di 47 giorni) |
NUMERO ORE DI SEDUTA CONSILIARE |
146 ore e 33 minuti |
RIUNIONI UFFICIO DI PRESIDENZA |
N. 29 |
DELIBERE DELL’UFFICIO DI PRESIDENZA |
N. 237 |
RIUNIONI CONFERENZA CAPIGRUPPO |
N. 29 |
RIUNIONI GIUNTA DELLE ELEZIONI |
N. 4 |
RIUNIONI GIUNTA DEL REGOLAMENTO |
N. 2 |
DELIBERE CONSIGLIO REGIONALE | N. 166 |
PROPOSTE DI LEGGE | N. 45 presentateN. 18 approvate |
PROPOSTE DI LEGGEDI INIZIATIVA POPOLARE | N. 4 presentate (istruttoria in corso) |
DISEGNI DI LEGGE | N. 39 presentatiN. 25 approvati |
LEGGI APPROVATE | N. 41 di cui:N. 24 disegni di leggeN. 16 proposte di leggeN. 1 sintesi di 1 ddl e 1 pdlN. 1 sintesi di 2 pdl |
INTERROGAZIONI | N. 137 presentate, di cui:82 hanno ricevuto risposta orale o scritta4 ritirate |
INTERPELLANZE | N. 6 |
MOZIONI | N. 44 (11 presentate in aula), di cui:26 approvate1 non approvata3 ritirate2 superate |
ORDINI DEL GIORNO | N. 137 di cui N. 1 non approvato |
ATTI AMMINISTRATIVI | N. 67 presentatiN. 20 approvatiN.B. non tutti gli atti amministrativi presentati richiedono approvazione, alcuni vengono trasmessi solo per conoscenza. |
DECRETI | N. 50 |
Riepilogo dati attività consiglieri
Consiglieri
|
Interrogaz. e interpellanze(compresi question time e art. 106) |
Mozioni
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Odg. | Assenze non giustificatein Consiglio e nelle Commiss. |
Proposte di legge – primo firmatario
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Proposte di legge -cofirmatari |
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Nicola Benedetto |
1 |
3 |
1 |
74 |
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Luigi Bradascio |
|
1 |
4 |
6 |
4 |
2 |
Paolo Castelluccio |
2 |
|
3 |
5 |
|
6 |
Roberto Cifarelli |
|
2 |
17 |
1 |
2 |
2 |
Paolo Galante |
|
|
9 |
13 |
2 |
11 |
Vito Giuzio |
|
1 |
9 |
25 |
|
1 |
Piero Lacorazza |
|
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|
0 |
8 |
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Gianni Leggieri |
25+1 |
8 |
7 |
5 |
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Carmine Miranda Castelgrande |
|
|
3 |
7 |
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|
Francesco Mollica |
4 |
3 |
14 |
3 |
8 |
9 |
Michele Napoli |
1 |
3 |
5 |
23 |
|
2 |
Aurelio Pace |
8 |
2 |
8 |
12 |
2 |
4 |
Giovanni Perrino |
14 |
7 |
4 |
4 |
|
|
Francesco Pietrantuono |
|
1 |
11 |
10 |
2 |
3 |
Marcello Pittella |
|
|
|
1 |
|
|
Mario Polese |
|
|
5 |
19 |
2 |
7 |
Vincenzo Robortella |
|
|
6 |
11 |
1 |
2 |
Giannino Romaniello |
5 |
3 |
10 |
2 |
6 |
1 |
Gianni Rosa |
68+5 |
8 |
11 |
5 |
6 |
2 |
Vito Santarsiero |
1 |
|
5 |
5 |
|
|
Achille Spada |
2 |
|
5 |
11 |
|
1 |
|
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Assessori esterni |
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Aldo Berlinguer |
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4 |
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Flavia Franconi |
|
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10 |
|
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Raffaele Liberali |
|
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9 |
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Michele Ottati |
|
|
|
4 |
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Disegni di leggedella Giunta |
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|
39 |
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Riepilogo dati attività delle Commissioni nel 2014
Commissioni |
Numero atti assegnati |
Totale attiassegn |
Numero atti licenziati |
Totale atti licenziati |
Num. sedute
|
Interr assegn |
Interr svolte |
Audiz. |
P.d.l. D.d.l. A.A. P.d.l. D.d.l. A.A.
PRIMA |
15 |
19 |
9 |
43 |
9 |
13 |
6 |
28 |
48 |
– |
– |
18 |
SECONDA | 24 | 36 | 35 |
95 |
4 |
25 |
25 |
54 |
37 |
– |
– |
93 |
TERZA |
13 |
16 |
13 |
42 |
4 |
12 |
10 |
26 |
38 |
– |
– |
74 |
QUARTA | 19 |
19 |
30 |
68 |
7 |
14 |
23 |
44 |
35 |
– |
– |
85 |
Le principali leggi approvate nel 2014
Nel 2014 sono state approvate 41 leggi: 24 di queste sulla base di disegni di legge presentati dalla Giunta e 16 sulla base di proposte di legge presentate da consiglieri nel 2014; 1 è il frutto della sintesi fra una pdl e un ddl; 1 è il frutto della sintesi fra 2 pdl. Tre delle leggi approvate nel 2014 sono state promulgate nel 2015.
Legge regionale n. 4/2014 – “Riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie in agricoltura”, che riconfigura l’assetto delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie destinate all’agricoltura, promuovendo, attraverso l’accorpamento funzionale e la semplificazione organizzativa, un più alto grado di efficienza gestionale. Con l’approvazione di questa legge, l’Arbea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Arbea) ha cessato la sua operatività il 31 luglio 2014 e le sue funzioni sono state assunte da un ufficio della Regione Basilicata. Il personale dell’Arbea è stato trasferito nei ruoli organici della Regione Basilicata o degli enti strumentali da essa dipendenti..
Legge regionale n. 6/2014 – “Modifica alla legge regionale 29 ottobre 2002, n. 38 e alla legge regionale 2 febbraio 1998, n. 8”, con la quale si stabilisce che almeno un terzo della somma corrisposta ai consiglieri regionali per le spese di esercizio del mandato (4.500 euro) dovrà essere esclusivamente impegnata per “l’instaurazione di rapporti contrattuali di natura privatistica tra il consigliere regionale e i propri collaboratori”. Inoltre, tra le unità che possono essere richieste in posizione di comando o distacco presso le strutture politiche, sarà possibile includere anche il personale delle società regionali in house e delle società partecipate dalla Regione Basilicata.
Leggi regionali n. 7/2014 (Collegato alla legge di bilancio 2014-2016) e n. 8/2014 (Legge di Stabilità regionale 2014), con le quali, tra l’altro, si prevedono misure tese alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, la tenuta del sistema sanitario regionale, il miglioramento della qualità della vita e del welfare, lo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese, la qualificazione della istruzione universitaria e della ricerca e l’innovazione tecnologica. In particolare, prevista l’anticipazione da parte della Regione del 3 per cento dell’ammontare dell’intero programma dei fondi comunitari 2014/2020 (cioè 26 milioni di euro) da spendere subito per programmi coerenti con le disposizioni comunitarie, l’istituzione di un fondo di rotazione per l’energia e di un fondo per la coesione territoriale e i diritti di cittadinanza, la proroga del programma Copes e il sostegno alle organizzazioni di volontariato che operano sul territorio regionale nel campo della raccolta alimentare – banco alimentare, l’aumento dell’Irpef per i redditi al di sopra dei 55 mila e dei 75 mila euro per finanziare, almeno in parte, gli interventi sociali, l’istituzione di un fondo per le imprese che assumeranno nuovi lavoratori o che trasformeranno i contratti atipici in contratti a tempo indeterminato, l’istituzione di un fondo rotativo per le imprese, le iniziative per Matera 2019, per la music commission, per la scuola di restauro a Matera.
Legge regionale n. 10/2014 – “Modifiche all’art. 28 della legge regionale 16 aprile 2013, n. 7”, che sostituisce l’articolo 28 della legge regionale n.7/2013 prevedendo che la nomina dei componenti dei Collegi dei Revisori dei Conti degli enti strumentali, aziende regionali ed altri organismi sottoposti a vigilanza e tutela dell’Amministrazione regionale, delle Aziende Sanitarie nonché delle società strumentali o per azioni a totale capitale pubblico, avverrà mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali, con una esperienza almeno triennale maturata nello svolgimento di incarichi di revisione dei conti presso enti pubblici, enti del servizio sanitario, università pubbliche o aziende di trasporto locale di rilevante interesse in ambito regionale o, in alternativa, una esperienza almeno triennale, maturata nello svolgimento di incarichi di pari durata presso enti con analoghe caratteristiche, di responsabile dei servizi economici e finanziari e acquisizione di almeno dieci crediti formativi in materia di contabilità pubblica secondo percorsi di formazione e aggiornamento che comportano l’acquisizione di speciali competenze nei settori in cui la Corte dei Conti esercita funzioni di controllo.
Legge regionale n. 11/2014 – “Modifiche ed integrazioni alla L.R. 28 ottobre 2011, n. 21 – Norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche odontoiatriche”, che ha lo scopo di garantire la sicurezza ai pazienti in termini di igiene e sterilizzazione nel momento in cui si affidano alle cure odontoiatriche e di frenare l’esercizio abusivo della professione e dare dunque un corretto orientamento a quei giovani che decidono di intraprendere la strada dell’odontoiatria. Con la legge viene inoltre introdotto l’obbligo di autorizzazione per i centri in franchising. Basterà, invece, la sola comunicazione all’Asl per aprire gli studi monoprofessionali. Si vuole così garantire la sopravvivenza dello studio odontoiatrico-tipo precisando i requisiti per esercitare l’odontoiatria e per evitare forme di abusivismo. Si prevedono per gli studi odontoiatrici requisiti minimi comuni e di base in quanto imprescindibilmente legati alla professione a garanzia della salute dei cittadini. Tali requisiti riguardano sia gli studi privati che quelli del Servizio sanitario regionale. Tra le principali finalità della legge quella di assicurare i requisiti strutturali, impiantistici e organizzativi per l’esercizio dell’attività ambulatoriale odontoiatrica. Previsto inoltre che, anche nelle strutture complesse, i direttori sanitari debbano essere laureati in odontoiatria o medici iscritti all’albo odontoiatri.
Legge regionale n. 16/2014 – “Disposizioni in materia di utilizzo di farmaci cannabinoidi nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale (S.S.R.)”, che ha lo scopo di garantire ai cittadini l’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche, nell’ambito del Servizio sanitario regionale. La somministrazione di tali farmaci potrà avvenire in ambito ospedaliero, domiciliare e nelle strutture sanitarie private accreditate che erogano prestazioni in regime ospedaliero e sarà effettuata nei limiti del budget aziendale, in coerenza con gli strumenti della programmazione aziendale. In ambito non ospedaliero le aziende unità sanitarie locali coadiuvano gli assistiti, su richiesta dei medesimi, nell’acquisizione dei farmaci a base di cannabinoidi registrati all’estero per finalità terapeutiche, nell’osservanza delle procedure previste dalle disposizioni statali. Entro il 31 dicembre di ciascun anno, la Giunta regionale presenta una relazione al Consiglio regionale sullo stato di attuazione della legge, nella quale sono contenute in particolare informazioni relative al numero di pazienti trattati con farmaci cannabinoidi, distinti per patologia e per tipologia di assistenza; eventuali variazioni determinate dall’applicazione della legge sulla spesa farmaceutica delle aziende del servizio sanitario regionale ed eventuali criticità emerse nell’applicazione della legge, da individuare in particolare nelle disomogeneità riscontrate nel territorio regionale e nelle problematiche inerenti l’acquisizione e l’erogazione dei farmaci cannabinoidi.
Legge regionale n. 26/2014 – “Assestamento del Bilancio di Previsione per l’Esercizio Finanziario 2014 e Bilancio Pluriennale 2014/2016”, che, oltre a disporre diverse variazioni finanziarie, prevede, tra l’altro: l’istituzione del “Reddito minimo d’inserimento”, che sarà finanziato con risorse regionali, statali e comunitarie oltre che con i fondi delle royalties petrolifere; la Stazione unica appaltante per lavori, servizi e forniture della Regione Basilicata che fungerà anche da “Centrale di Committenza” degli enti e delle aziende del Servizio sanitario regionale; la procedura di verifica (due diligence) dello stato di affidabilità e delle condizioni generali delle società interamente partecipate dalla Regione o dalla stessa controllate; la deroga al blocco delle assunzioni del personale del servizio sanitario regionale (servizio di emergenza-urgenza) nel limite massimo del 40% della spesa del personale cessato dal servizio durante l’anno precedente, e, in presenza di posti vacanti nelle dotazioni organiche cui si fa fronte con il ricorso a prestazioni aggiuntive, la possibilità per le Asl di coprire questi posti riducendo dell’importo corrispondente il relativo fondo; l’estensione dell’esenzione fiscale anche alle autovetture di nuova immatricolazione con alimentazione elettrica ovvero ibrida benzina/gasolio-elettrica o con alimentazione benzina-idrogeno; il rafforzamento della dotazione infrastrutturale destinata alla mobilità di persone e merci attraverso un sistema aeroportuale integrato a servizio del territorio regionale; la trasformazione dell’Osservatorio ambientale della Val d’Agri in Fondazione; lo studio per la delocalizzazione dei nuclei abitativi ricadenti nell’area industriale della Val Basento; il sostegno agli enti locali.
Legge regionale n. 28/2014 – “Riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata in attuazione del D. Lgs. 30 giugno 1993, n. 270, come modificato dal D. Lgs. 28 giugno 2012, n. 1”, che ha l’obiettivo di adeguare l’organizzazione dell’Istituto, che garantisce alle Regioni Puglia e Basilicata il supporto tecnico-scientifico per lo svolgimento delle funzioni di igiene e sanità pubblica veterinaria, alla normativa nazionale, assicurando un’organizzazione di tipo aziendale e una programmazione più incisiva delle attività sul territorio. Le Regioni Puglia e Basilicata assicurano il coordinamento dell’Istituto con i Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali, con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e con le altre strutture e servizi di ricerca sperimentale zootecnica presenti sul territorio. L’Istituto provvede alla produzione, immissione in commercio e distribuzione di medicinali e prodotti necessari per l’espletamento delle funzioni di sanità pubblica veterinaria e può stipulare convenzioni o contratti di consulenza per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni ad enti, associazioni ed organizzazioni pubbliche o private, nonché per lo svolgimento di attività di supporto tecnico-scientifico e di stage nei corsi di laurea in medicina veterinaria, nelle scuole di specializzazione e nei dottorati di ricerca. L’Istituto ha sede legale a Foggia ed è articolato nell’ambito delle due Regioni in strutture territoriali. Sono organi dell’Istituto il consiglio di amministrazione; il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti.
Legge regionale n. 30/2014 – “Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.)”, che punta a realizzare una efficace prevenzione e riduzione del rischio legato al gioco d’azzardo patologico, contrastarne la dipendenza e assicurare la cura e la riabilitazione delle persone affette da tale patologia. A tal fine si prevede il coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche, degli enti o aziende del Sistema sanitario regionale, delle associazioni riconosciute e degli enti e aziende, pubbliche o private, operanti nella lotta alle dipendenze del gioco d’azzardo, ma soprattutto dell’Osservatorio regionale sulla dipendenza da gioco d’azzardo, appositamente istituito. Si prevede inoltre di attivare una serie di strumenti volti alla salvaguardia dei soggetti deboli, tra cui il divieto di ubicare attività con apparecchiature per il gioco d’azzardo a meno di 500 metri da luoghi sensibili, o il divieto di attività pubblicitaria per le sale da gioco. Infine, la legge propone una rimodulazione dell’Irap come strumento di incentivo /disincentivo alla installazione delle apparecchiature per il gioco d’azzardo. In particolare, è prevista una riduzione dell’1 per cento dell’aliquota per gli esercizi che provvedano volontariamente alla disinstallazione degli apparecchi da gioco e un aggravio della stessa entità per gli esercizi che decidono di mantenerle o installarle.
Legge regionale n. 31/2014 – “Istituzione del servizio di Odontoiatria Speciale per disabili e pazienti a rischio del Servizio di Pronto Soccorso Odontoiatrico”, con la quale si stabilisce che la Regione garantisce ai residenti l’assistenza di odontoiatria per disabili e pazienti a rischio nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale . L’assistenza di odontoiatria per disabili e pazienti a rischio eroga prestazioni odontoiatriche ambulatoriali in narcosi, ove necessario, e persone affette da psicosi e gravi disturbi del comportamento e portatori di handicap grave psico-fisico, non collaboranti. Lo stato di soggetto non collaborante è debitamente certificato da un medico del Servizio Sanitario Regionale specializzato in neurologia, neuropsichiatria infantile e psichiatria. A partire dall’anno 2015 è prevista l’istituzione di tre servizi di Pronto soccorso odontoiatrico. Le due Aziende sanitarie locali (Asp e Asm) individueranno un presidio ospedaliero per acuti presso il quale sarà attivato il servizio. Il terzo punto di riferimento è previsto nell’Azienda ospedaliera S. Carlo di Potenza.
Legge regionale n. 32/2014 – “Risanamento e rilancio dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale”, con la quale la Regione, anche sulla base di quanto previsto dalla legge regionale n.18/2010 (Misure finalizzate al riassetto del Consorzi per lo sviluppo Industriale), intende completare il processo di riforma, risanamento e rilancio dei Consorzi, affinché questi organismi possano concorrere ad accrescere lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano. I Consorzi procederanno all’individuazione, progettazione ed attuazione di una rete di Aree produttive ecologicamente attrezzate, di concerto con la Regione e con i Comuni. A governare i Consorzi per lo sviluppo industriale sarà un amministratore unico, nominato dalla Giunta regionale in base a criteri di professionalità ed esperienza, che resterà in carica per cinque anni e potrà avvalersi della collaborazione di un direttore da scegliere fra i dirigenti di ruolo del Consorzio, oppure tra esperti comunque già inquadrati nei ruoli del comparto Regioni – Autonomie locali della Basilicata. Il Collegio dei revisori dei conti sarà composto da tre membri effettivi e due supplenti. Entro sei mesi dall’approvazione della legge la Giunta regionale dovrà approvare per ciascun Consorzio un piano di risanamento finanziario per completare il processo di riforma avviato con la legge n. 18/2010, realizzando l’obiettivo del contenimento dei costi e dell’efficienza gestionale. I bilanci dei Consorzi saranno approvati unitamente al bilancio della Regione nei termini e nelle forme stabilite dallo Statuto.
Legge regionale n. 37/2014 – “Promozione e sviluppo dello spettacolo”, che ha lo scopo di definire una norma più organica che agganci le opportunità nazionali e comunitarie messe in campo dalla recente Legge Cultura e Turismo (Dl 83 del 31 maggio 2014). La legge disciplina quali attività rientrano nel settore dello spettacolo e come la Regione e i Comuni possono e devono programmare, valorizzare e promuovere queste attività, concorrere allo sviluppo del sistema dello spettacolo, favorendo la qualità dell’offerta, anche a carattere internazionale e multidisciplinare, come strutturare l’interazione tra lo spettacolo e l’intera filiera culturale, educativa e del turismo. L’impianto normativo intende promuovere, inoltre, l’attuazione di forme di sperimentazione, di innovazione e di ricerca dei linguaggi, l’ampliamento del pubblico dello spettacolo, soprattutto giovanile, l’organizzazione di festival di particolare rilievo nazionale e internazionale, rassegne, programmazione di qualità relativa al piccolo esercizio cinematografico e cineteatrale, i cinema dei centri urbani e le sale d’essai riconosciute ai sensi della normativa nazionale, scambi e coproduzione culturale nazionale e transnazionale, attività e progetti di cooperazione internazionali, il perfezionamento degli operatori, attraverso strumenti innovativi come le ‘Reti’ e le ‘residenze multidisciplinari’. Prevista, inoltre, l’istituzione di un Osservatorio con i compiti di monitoraggio delle politiche culturali e dello spettacolo, di valutazione dell’impatto occupazionale degli strumenti messi in campo. E’ istituito, altresì, l’elenco delle “Eccellenze artistiche regionali” ovvero soggetti che svolgono attività di spettacolo di rilevanza regionale. Il Teatro ‘Francesco Stabile’ di Potenza è riconosciuto quale ‘Teatro Storico Lucano’”. La Regione, in cooperazione con partner pubblici e privati e per la realizzazione di progetti di interesse regionale, nazionale e comunitario, stipula convenzioni con soggetti pubblici e operatori culturali di rilievo regionale e nazionale nel settore dello spettacolo e delle attività culturali, inseriti nell’Albo regionale e dotati di adeguate risorse organizzative, produttive, finanziare. La Regione Basilicata facilita l’accesso al credito bancario dei soggetti pubblici e privati che gestiscono strutture permanenti regionali di spettacolo attraverso l’istituzione di un apposito Fondo di garanzia. Viene istituito, inoltre, il Fondo unico per lo spettacolo dal vivo, finalizzato a sostenere ed incrementare le attività nei settori dello spettacolo dal vivo con priorità per i soggetti pubblici e privati già riconosciuti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Infine la Regione può aderire o partecipare alla costituzione di enti o fondazioni di cui all’articolo 12 del Codice Civile che, senza scopi di lucro, abbiano finalità nei settori di cui alla presente legge.
Legge regionale n. 38/2014 – “Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità”, che in armonia con i principi della Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi sociali (L. n.328/2000), nonché con i principi del diritto internazionale e del diritto comunitario in materia di diritti sociali della persona, ha lo scopo di realizzare un concreto strumento di partecipazione, al fine di rendere effettivi i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie che, anche in quest’ambito, si pongono in posizione centrale per la crescita, lo sviluppo e la cura della persona, oltre che per la promozione delle solidarietà e della coesione sociale. L’Osservatorio ha l’intento di raggiungere livelli di partecipazione e condivisione tra le rappresentanze delle persone con disabilità e le loro famiglie, con le Istituzioni pubbliche, i protagonisti del Terzo settore e con le altre variegate realtà della società civile in generale. Tra i compiti dell’Organismo rientrano anche l’analisi e lo studio sulla condizione delle persone con disabilità e le conseguenti azioni rivolte a garantire i diritti sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Ulteriori funzioni e attività riguardano, tra l’altro, la rilevazione dei servizi dedicati alle persone con disabilità e la verifica e dal monitoraggio della qualità degli stessi; la formulazione di pareri e proposte agli organismi regionali in materia di disabilità; la promozione di forme di collaborazione con le scuole e con il mondo del lavoro e di azioni di sensibilizzazione della società civile.
Legge regionale n. 3/2015 – “Modifica delle leggi regionali n.9/99 (Istituzione di un fondo di solidarietà a favore di donne e minori vittime di reati di violenza sessuale) e n.26/2007 (Istituzione Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori)”, che punta ad affrontare in maniera organica il tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere e sui minori, aggiornando i dettati regionali alle nuove normative nazionali che disciplinano il patrocinio a carico dello Stato (legge n. 38/2009 sullo stalking e legge n. 119/2013 sul femminicidio), prevedendo tra l’altro il patrocinio gratuito per i minori e le donne vittime di violenza In questo senso, il fondo di solidarietà istituito dalla legge regionale n. 9 del 1999 con lo scopo di sostenere azioni di tutela e sostegno giudiziario, sarà utilizzato per finanziare i centri antiviolenza, le case rifugio, le case di semi autonomia ed interventi volti a sostenere l’autonomia delle vittime ai fini dell’inserimento lavorativo, anche attraverso forme di sostegno a iniziative imprenditoriali. La Regione, inoltre, potrà individuare, nell’ambito del proprio patrimonio, immobili da concedere in comodato d’uso ai centri antiviolenza, alle case rifugio e alle case di semi autonomia. La Regione Basilicata finanzierà inoltre campagne di educazione e prevenzione a favore di minori e donne in posizione di rischio elevato, progetti di educazione destinati alle scuole e rivolti a docenti e genitori, progetti di formazione di operatori pubblici e del privato sociale. Queste campagne saranno promosse dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori, la cui composizione sarà variata alla luce delle diverse figure che per ragioni istituzionali si occupano della questione nella logica del protocollo firmato recentemente per l’attivazione del “codice rosa”.
Percorso per l’approvazione del nuovo Statuto
L’iter per l’approvazione del nuovo Statuto è ripartito il 21 gennaio 2014, quando i componenti dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea hanno formalizzato la presentazione della proposta di legge statutaria che ripropone il testo predisposto nel corso nella precedente legislatura con il contributo dai tecnici dell’Istituto di studi sui sistemi regionali federali e sulle autonomie (Issirfa) “Massimo Severo Giannini” del Cnr. Dopo le riunioni tenute con i Consigli comunali di Matera e Potenza il 24 e il 25 febbraio, il testo è passato all’attenzione della prima Commissione permanente (Affari istituzionali), che nel corso del 2014 ha dedicato 17 sedute all’esame degli emendamenti presentati dal consiglieri. Il 10 dicembre la Commissione ha completato l’esame del testo, che è composto da 86 articoli. Prima dell’approvazione della bozza di Statuto e degli indirizzi dati per la legge elettorale (si segnala, tra l’altro la previsione dell’incompatibilità fra la carica di consigliere e quella di assessore e, in materia di legge elettorale, il mantenimento del premio di maggioranza, l’eliminazione del listino, la rappresentanza di genere, la rappresentanza politica e territoriale), la Commissione darà vita ad un programma di incontri e di audizioni con quanti lo chiederanno.
Misure per il contenimento delle spese, per la trasparenza, per il rafforzamento della funzione legislativa e per migliorare il funzionamento degli uffici
Attraverso le modifiche di alcune normative regionali e del regolamento del Consiglio regionale, nonché con i provvedimenti adottati dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, nel 2014 sono state adottate le seguenti misure per la riduzione dei costi, lo snellimento delle procedure, la trasparenza delle procedure e il rafforzamento della funzione legislativa:
- soppressione della quinta Commissione con il contestuale passaggio delle funzioni di controllo alla seconda Commissione;
- modifica della composizione degli uffici di presidenza delle quattro Commissioni, che a partire da questa legislatura sono composti, oltre che dal presidente, da un solo vicepresidente e da un solo segretario in luogo dei due presenti in precedenza in questi organismi
- riduzione delle indennità di missione dei componenti degli organismi istituzionali;
- mandati di pagamento consultabili sul sito web dell’ente;
- atti del Consiglio regionale consultabili sul sito web dell’ente;
- implementazione dei contenuti della sezione “Amministrazione trasparente” del sito web dell’ente secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 33/2013;
- obbligo per i consiglieri regionali di destinare almeno un terzo della somma corrisposta per le spese di esercizio del mandato (4.500 euro) per “l’instaurazione di rapporti contrattuali di natura privatistica tra il consigliere regionale e i propri collaboratori”.
- avvio dell’iter legislativo per uniformare i vitalizi attualmente erogati agli ex consiglieri ai parametri comuni a tutte le Regioni che la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative ha fissato nel mese di ottobre e che i diversi Consigli regionali stanno discutendo e approvando in queste settimane. La nuova disciplina non riguarda i consiglieri regionali eletti per la prima volta in questa legislatura (in Basilicata il vitalizio è stato abolito dal 2013) ma solo quanti hanno maturato il diritto al vitalizio nelle precedenti legislature. Per loro, secondo quanto previsto dalla proposta, si prevedono nuove regole: innalzamento a 65 anni dell’età anagrafica e almeno 5 anni di mandato svolto per la corresponsione del vitalizio (analogamente a quanto previsto per i regolamenti parlamentari), riduzione temporanea dei vitalizi per il triennio 2015/2017 (in ragione dei criteri di temporaneità, ragionevolezza e proporzionalità invocati di recente dalla Consulta) nell’ottica della riduzione e razionalizzazione dei costi. Prevista, infine, un’ulteriore riduzione del vitalizio nel caso in cui il beneficiario sia titolare di altro vitalizio per aver ricoperto la carica di parlamentare nazionale o europeo;
- nuovo regolamento per la concessione di contributi ad associazioni;
- nuove modalità per l’acquisto di libri;
- semplificazione della procedura relativa alla pubblicità delle situazioni patrimoniali di consiglieri regionali e rappresentanti di enti pubblici (attraverso l’abrogazione vecchia legge 31/83) e contestuale definizione della nuova modulistica per raccogliere i dati patrimoniali dei titolari di cariche elettive e direttive di alcuni enti, con l’invio ai consiglieri in carica ed a quelli della precedente legislatura, per il triennio successivo alla cessazione, dei relativi moduli e la conseguente pubblicazione sul sito web dell’ente;
individuazione di un sistema informativo per l’implementazione della gestione interattiva in modalità web service, anche attraverso l’uso di apparecchi mobili, dei processi amministrativi e legislativi dell’assemblea legislativa regionale, da attivarsi a conclusione dei lavori di adeguamento dell’aula consiliare; - potenziamento dell’ufficio legislativo, anche attraverso l’attivazione di dottorati di ricerca e tirocini formativi, da attivare all’esito delle procedure di selezione che saranno espletate dall’Università Tor Vergata nei settori dell’innovazione legislativa, dell’analisi e valutazione delle politiche pubbliche e dei programmi di prevenzione della corruzione nelle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di redigere (nell’ambito dell’accordo fra Consiglio regionale e Issirfa – Cnr) due testi unici in materia di governo del territorio e sanità.
SPESE PER INDENNITA’ E RIMBORSI DI CONSIGLIERI REGIONALI E ASSESSORI NEL 2014
Almeno un terzo della somma corrisposta a consiglieri regionali e assessori per le spese di esercizio del mandato (4.500 euro) deve essere destinata all’instaurazione di rapporti contrattuali di natura privatistica tra il consigliere regionale e i propri collaboratori (legge regionale n. 6/2014);
L’importo per l’indennità di fine mandato non sarà presente a partire dal 2015 perché questo istituto è stato abolito (legge regionale n. 27/2012)
SPESE PER IL PERSONALE DEI GRUPPI CONSILIARI NEL 2014
SPESE PER ASSEGNI VITALIZI E RIMBORSO CONTRIBUTI VERSATI NEL 2014
(*) La spesa per gli assegni vitalizi sarà ridotta di circa 120 mila euro all’anno (dopo la riduzione già effettuata in conseguenza delle precedenti riduzioni delle indennità dei consiglieri, a cui i vitalizi sono parametrati) se sarà approvata la proposta di legge che prevede tra l’altro l’introduzione di un contributo di solidarietà;
(**) Tale voce di spesa non ha carattere strutturale, ossia è una tantum, ed è, per sua natura, imprevedibile.
Insediamento degli organismi istituzionali (Corecom, Crpo, Crle, Difensore civico, Garante per l’infanzia e l’adolescenza)
Nel 2014 il presidente del Consiglio regionale ha provveduto all’insediamento dei nuovi organismi istituzionali nominati il 1 luglio 2014 con i poteri sostitutivi previsti dall’art. 9 della legge regionale n. 32/2000 (Corecom, Crpo), ha designato il nuovo presidente della Crle e partecipato all’insediamento del nuovo Difensore civico e del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, recentemente nominati dal Consiglio regionale in base alle rispettive normative.
Bilancio, risorse tecnologiche, organizzazione
Per quanto riguarda la gestione del bilancio, nel 2014 è stata completata la fase di sperimentazione e utilizzo a regime del nuovo sistema di contabilità di cui al D.Lgs n.118/2011 ed avvio analisi del sistema di contabilità economico-patrimoniale del Consiglio regionale. Per quanto riguarda le dotazioni strumentali, sono in corso di ultimazione i lavori di ampliamento e potenziamento dell’infrastruttura Lan e l’attivazione di una rete wifi presso le sedi del Consiglio regionale di Potenza e di Matera ed è stata avviata una gara per la razionalizzazione stampanti di rete e fotocopiatori utili anche ai fini del processo di digitalizzazione dei documenti posto in essere dal Consiglio regionale con l’attivazione del protocollo informatico e della gestione digitale dei provvedimenti dirigenziali, che è stata avviata nel mese di ottobre del 2014, mentre è in corso il test per l’attivazione di una analoga procedura per la gestione digitale del le deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza. E’ stato inoltre predisposto lo schema del nuovo Regolamento del servizio di Economato e, per assicurare una maggiore trasparenza nelle procedure di acquisizione di beni e servizi in economia, si è operato per promuovere l’utilizzo sistematico del sistema di approvvigionamento mediante il ricorso al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA), attraverso la individuazione in tutti i centri di spesa del Consiglio regionale di punti ordinanti, funzionari abilitati e responsabili della correttezza delle procedure di gara eseguite e dei contratti stipulati on-line sull’applicazione governativa.
Supporto all’attività legislativa – Qualità della normazione
Nel 2014 i competenti Uffici del Consiglio regionale hanno predisposto pareri e schede di analisi tecnico normativa su proposte e disegni di legge con relativo dossier documentazione – osservazioni sulla legittimità di pdl e ddl in base ad una griglia di elementi relativi alla compatibilità con la normativa nazionale, comunitaria – e di analisi della dottrina e giurisprudenza relativa alla materia della proposta di legge.
Informazione e comunicazione
Anche nel 2014 il Consiglio regionale ha assicurato un’ampia diffusione delle informazioni sulla propria attività, affiancando ai tradizionali strumenti (comunicati stampa e notizie pubblicati quotidianamente sull’agenzie telematica web Regione informa), i video del tgweb, gli approfondimenti video sulle leggi con la trasmissione “Focus”, la diretta web delle sedute del Consiglio regionale, l’implementazione dell’archivio web sul portale basilicatanet.it dei filmati delle sedute del Consiglio regionale, la realizzazione di un numero della rivista web Mondo Basilicata.
Educazione alla cittadinanza
Nel 2014 sono state svolte le consuete iniziative rivolte alle scuole (visite alla sede istituzione, incontro con il presidente e con altri rappresentanti dell’istituzione) incentrate in modo particolare sulla promozione della conoscenza dell’istituzione, delle sue attività e dei suoi protagonisti. Oltre ad ospitare presso il palazzo del Consiglio e l’aula consiliare 11 scuole (per un totale di circa 400 presenze), è stato organizzato per il secondo anno consecutivo un progetto per la promozione della lettura dei quotidiani nelle scuole denominato Giovani In-Formati (in collaborazione con i tre quotidiani locali presenti in Basilicata) e per la realizzazione di servizi radiofonici di citizen jurnalism (in collaborazione con le radio locali). Il progetto, avviato a novembre 2014 ed in corso di svolgimento, vede la partecipazione di 20 scuole superiori e di circa 1.200 studenti. Le manifestazioni conclusive del progetto sono previste nel mese di marzo 2015.
Percorso formativo sulla Memoria
E’ stato avviato il Concorso “Il racconto della Shoah nella Memoria della Basilicata”, rivolto agli istituti superiori del territorio regionale al quale hanno partecipato 10 scuole e 350 studenti. Si sono svolte, inoltre, una giornata formativa per i docenti a Potenza, nella sede del Consiglio regionale, e due giornate seminariali per gli studenti (una a Potenza ed una a Matera), presso l’Aula magna di n.5 istituti, dalla durata media di circa 3 ore.
Sostegno all’editoria
Nell’ambito delle limitate disponibilità finanziarie disponibili (anche per i limiti imposti dal decreto 78/2010) il Consiglio regionale ha confermato nel 2014 la propria politica di sostegno al mondo dei media locali, attraverso l’acquisto di seimila copie dei tre quotidiani locali distribuite alle scuole nell’ambito del progetto Giovani In-Formati ed all’acquisto di spazi sulle radio locali per la diffusione dei servizi radiofonici realizzati dagli studenti.
Promozione dell’identità, della cultura e delle pari opportunità
“Feste Lucane. Genealogia di una Identità” è il titolo del volume dell’antropologo Angelo Lucano Larotonda che inaugura la collana InLocis della casa editrice Edigrafema. Il saggio, suddiviso in due parti, passa in rassegna le 1308 feste religiose ancora in corso che nel tempo hanno forgiato l’identità del popolo lucano. Il Consiglio regionale ha sostenuto questa iniziativa editoriale promuovendone la presentazione. Il 1 dicembre 2014 è stato pubblicato il bando della decima edizione del concorso “Studi e ricerche sulla Basilicata. Dal 6 al 9 dicembre, inoltre, il Consiglio regionale ha partecipato alla fiera “Più libri, più liberi” di Roma dedicata alla piccola e media editoria, offrendo il proprio stand a quattro editori lucani che hanno proposto i propri volumi. Il 19 dicembre si è svolta la cerimonia di premiazione della quinta edizione del “Premio Ester Scardaccione”, istituito dal Consiglio regionale “per riconoscere il ruolo delle donne lucane che abbiano reso alto il prestigio nell’educazione, nel lavoro, nella cultura, nell’impegno civile e sociale, nella creatività e nell’arte sia a favore della condizione femminile e delle pari opportunità che della non discriminazione”.