Il presidente del Consiglio regionale plaude alla decisione della Conferenza delle Regioni che ha approvato all’unanimità il manifesto di Termoli. “Giusta la decisione di Pittella di ricorrere al Tar contro le perforazioni nello Jonio”
La decisione della Conferenza delle Regioni, che ha approvato oggi all’unanimità il documento sottoscritto il 24 luglio a Termoli da sei Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Marche e Puglia) sul tema della ricerca e della coltivazione di idrocarburi in mare, “contribuisce a riaprire il confronto con il Governo nazionale sulle prerogative delle Regioni che non possono essere tagliati fuori dalle scelte che riguardano i propri territori. Ritengo giusta inoltre la decisione annunciata dal Pittella oggi in Aula di ricorrere al tar contro le perforazioni nello Jonio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, che nel pomeriggio ha partecipato a Roma, negli studi di Tv2000 ad una trasmissione in diretta sulla questione delle trivelle in mare.
“Bisogna ascoltare i cittadini, i sindaci e i preziosi ammonimenti che vengono dalla Conferenza episcopale – ha detto Lacorazza – , non c’è nessuna sindrome Nimby alla base della proposta referendaria che è attualmente all’attenzione della Corte di Cassazione e della Consulta per l’esame dei profili di legittimità ed ammissibilità. I Consigli regionali vogliono rafforzare la leale collaborazione con lo Stato, partecipando alle decisioni che li riguardano, nell’interesse dei cittadini”.