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21 marzo 2018

Con l’acronimo “Scacco” (Servizio di cittadinanza attiva per la cultura e la coesione sociale) il consigliere Pd propone “una sorta di ‘Servizio civile regionale’ per i giovani, che possono destinare alcune ore del loro impegno in attività sociali”

il testo integrale>>>proposta-di-legge_scacco_19032018

“Migliorare il livello dei servizi di promozione della cultura e della coesione sociale, anche alla luce della necessità di rafforzare l’eredità derivante dalla designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019; tendere al superamento delle diseguaglianze economiche e sociali e alla promozione della cittadinanza attiva umanitaria, intesa come effettiva partecipazione dei cittadini all’organizzazione solidale della comunità; promuovere la partecipazione e l’attivo interesse al bene civico, culturale e morale della comunità, favorendo la collaborazione dei cittadini e delle formazioni sociali, secondo la loro specificità, alla amministrazione paritetica della cosa pubblica, per la valorizzazione della persona e dello sviluppo solidale della comunità”.

Sono queste, in estrema sintesi, le finalità della proposta di legge per l’istituzione del “Servizio di cittadinanza attiva per la cultura e la coesione sociale (Scacco)” di iniziativa del consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza. “Mentre in Italia e in Basilicata si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno organizzata dall’associazione Libera, simbolo dei valori della giustizia e dell’impegno civile, ho voluto presentare questa proposta di legge – spiega Lacorazza – frutto anche della rielaborazione di norme presenti in altre Regioni, per favorire la nascita di una comunità di cittadini desiderosi di essere parte attiva di iniziative per la cultura e per la coesione sociale. Una sorta di ‘Servizio civile regionale’, aperto alla partecipazione dei giovani, che possono destinare alcune ore del loro impegno in attività sociali e ricevere in cambio servizi e utilità per la cultura”.

Un servizio da svolgere in diversi settori (servizi alla persona, educazione alla salute, educazione e promozione culturale, educazione ambientale, protezione civile, educazione al rispetto della legalità, solo per citarne alcuni) sulla base di una programmazione regionale, rivolto ai giovani di età compresa tra i tredici ed i ventinove anni ed alle persone con disabilità fra i 18 e i 35 anni che, in base alle specifiche esigenze di studio e di lavoro, potranno graduare l’’intensità del proprio impegno (da 60 a 120 ore per gli studenti iscritti a scuole medie superiori e università; da 90 a 180 ore per soggetti lavoratori; da 120 a 240 ore per i cosiddetti Neet, cioè i giovani che non studiano e non lavorano) e riceveranno in cambio una card da utilizzare per ottenere facilitazioni per la fruizione di servizi di iniziative culturali e di apprendimento.

“Con questa proposta di legge – aggiunge Lacorazza – puntiamo soprattutto a consolidare una crescente attenzione delle istituzioni e dei cittadini sui temi della cultura, alla luce anche dell’approssimarsi del 2019, anno di designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura, nonché della coesione sociale, considerata come chiave necessaria per la coesistenza tra persone, popoli e culture”.

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