sanità

Se dovessi impiegare una ruspa la indirizzerei per abbattere le liste d’attesa in sanità altro che ipotesi di schedature su base etnica e scudi umani per trattare in Europa!

I cattivi sentimenti si alimentano anche per la insoddisfazione che gli italiani vivono rispetto alla qualità delle politiche pubbliche, a partire dalla sanità.

Fuori da ogni provincialismo il Censis ci ha raccontato che il problema è nazionale ma molto più accentuato nel Sud.

Uno dei bubboni insopportabili per i cittadini sono le liste d’attesa per avere una prestazione sanitaria.

Noi in Basilicata dobbiamo fare le nostra parte. Non è possibile che un cittadino che prenota attraverso il CUP ottenga una visita dopo mesi e intramoenia anche il giorno dopo, ovviamente a pagamento.

Nessuna caccia alle streghe ma chiarezza e azioni finalizzate a ridurre i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.

Ho depositato, per discutere insieme al collegato alla legge di stabilità che approderà in Consiglio Regionale, due proposte:

  1. Sblocco turn over personale.

Per effetto di una norma nazionale al 2020 non potremo procedere al turn over per circa 13,5 ml di euro; significa circa 400 operatori in meno tra medici, infermieri ed OSS. Le regioni Lombardia e Veneto (a guida leghista), insieme ad Emilia Romagna, hanno chiesto, attraverso una maggiore autonomia con il comma 3 dell’art. 116 della Costituzione, di rimuovere il tetto di spesa sul personale fermo restando il rispetto dell’equilibrio di finanza pubblica e di fondo sanitario regionale. Noi abbiamo avviato il confronto in prima commissione per valutare la richiesta di maggiore autonomia ma la fine della legislatura non ci consentirà di avviare l’iter. Ciò che serve è una norma ponte (una norma ruspa) discussa con i Ministeri competenti e da far approvare dal Parlamento nella prossima legge di stabilità. Serve una norma ruspa per abbattere le liste di attesa.

 

  1. Istituzione di un Osservatorio Regionale per abbattere i tempi delle liste di attesa.

Istituire un Osservatorio Regionale per le liste di attesa al fine di abbattere i tempi,  aperto alla partecipazione di sindacati e cittadini, al fine di evidenziare i punti di criticità e proporre correttivi, monitorandone l’applicazione e lo stato di avanzamento.

 

Non mi sfuggono attività ed iniziative avviate, anche norme e delibere approvate, ma dobbiamo camminare ancora e molto velocemente nella direzione giusta anche per effetto di un riordino sanitario sbilenco e l’assenza di un piano sanitario che avremmo dovuto approvare entro il 31/12/2017.

Ho voluto depositare e rendere pubbliche queste due proposte poiché vi fosse il tempo necessario per raccogliere, in vista del Consiglio Regionale del 26 giugno in cui si dovrebbe approvare il collegato alla legge regionale di stabilità, ulteriori riflessioni e suggerimenti al fine di attivare azioni di contrasto per abbattere i tempi delle liste di attesa in sanità.