12 giugno 2015, 08:40
Il presidente traccia un consuntivo del percorso di cittadinanza attiva e lancia un messaggio: “Ogni riforma è buona se non parte con il segno meno e se si basa sull’ascolto e sul confronto con i protagonisti, a partire da insegnanti e studenti”
“Un augurio sincero agli studenti, soprattutto a quelli che si accingono a sostenere gli esami, ai loro insegnanti, ai dirigenti scolatici, al personale amministrativo: che tutti insieme, con il contributo delle istituzioni, possano contribuire a difendere e rilanciare il sistema dell’istruzione in Basilicata”. Così il presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza che ieri pomeriggio, nel corso di una visita all’Istituto comprensivo “Nicola Sole” di Senise per la consueta manifestazione di fine anno, ha ribadito come “occorra rafforzare la qualità del progetto educativo, mettere mano al sistema formativo regionale e adottare scelte efficaci, in tempi rapidi, che tengano conto del mutato assetto istituzionale, per avvicinare il mondo della scuola al mercato del lavoro. Il Consiglio regionale cercherà di fare la propria parte per costruire ed alimentare un rapporto con i giovani, per renderli cittadini consapevoli di diritti e doveri, delle relazioni e delle azioni che incidono sul vivere nella comunità”.
Ed il saluto agli studenti di Senise è stato l’occasione per tracciare un primo bilancio del “percorso di cittadinanza attiva” promosso anche quest’anno dal Consiglio regionale per favorire la partecipazione delle scuole lucane, a partire dalle visite alla sede dell’Assemblea, rivolta principalmente ai bambini delle scuole primarie e ai ragazzi delle medie inferiori, che hanno avuto l’opportunità di dialogare direttamente con i rappresentanti dell’istituzione e di conoscere gli aspetti essenziali dell’attività del Consiglio regionale. Agli studenti degli istituti superiori sono state rivolte invece le altre iniziative quali “Giovani In – Formati”, un progetto che ha previsto l’utilizzo dei quotidiani locali nel percorso didattico (sono stati distribuite 6 mila copie di ciascuno dei tre quotidiani regionali in 15 scuole), mentre l’altra parte del progetto, denominata “Citizen Journalism con la Radio” ha permesso ai ragazzi di svolgere inchieste e interviste che saranno trasmesse dalle radio locali. Il Consiglio regionale ha proposto inoltre un percorso formativo sulla memoria di eventi di particolare rilevanza, dedicato alle ultime classi degli Istituti superiori e il concorso “Immagini e storia della Shoah in Basilicata” per suscitare la riflessione e lo studio sugli eventi tragici che segnarono il nostro Paese durante la seconda guerra mondiale.
“Il successo di tali iniziative – ha ricordato Lacorazza – è dimostrato dai numeri: 31 scuole interessate, 19 in provincia di Potenza e 12 in quella di Matera, 16 incontri con i rappresentanti dell’istituzione regionale, 1653 alunni coinvolti, di cui 318 delle elementari, 529 delle medie e 806 degli Istituti superiori. Vogliamo creare luoghi e condizioni per dialogare con i giovani, stabilire –ha detto il presidente del Consiglio – un contatto con loro attraverso progetti specifici, interrogarli sui temi o molto più spesso sui problemi che riguardano il territorio in cui vivono. Costruire ed alimentare insomma un rapporto con i giovani per renderli cittadini consapevoli di diritti e doveri, delle relazioni e delle azioni che incidono sul vivere nella comunità. Vogliamo contribuire a preparare le nuove generazioni alla sfida di cambiamento posta dalla società, riconoscendo alla scuola la funzione centrale di fattore trainante e di guida del processo educativo”.
“Quando l’Istituzione incontra il mondo della scuola – ha aggiunto il presidente del Consiglio - nasce e cresce la cittadinanza attiva. La ‘buona scuola’ c’è già ma è necessario mantenere i riflettori accessi per migliorarla e contribuire alla formazione degli studenti come cittadini, attraverso momenti formativi, per far acquisire loro maggiori conoscenze sulle problematiche locali e rafforzare il loro percorso di conoscenza, dialogo, ascolto e partecipazione. Promuovere la cittadinanza attiva degli studenti significa costituire un luogo stabile in cui i giovani possano esprimere la loro opinione e dare origine ad una dimensione più europea del nostro territorio partendo proprio dalla scuola e dalla opportunità offerte da ‘Matera 2019’”.
“Quanto fatto in quest’anno in Consiglio regionale – ha spiegato Lacorazza – mi ha fatto ritrovare il mondo della scuola, al quale ho cercato di dedicare molto impegno nella mia precedente esperienza di presidente della Provincia ed oggi sono ancora più convinto che bisogna investire nella sicurezza e nell’efficienza energetica delle scuole oltre che in progetti di grande valore etico come i viaggi di istruzione nei luoghi della memoria come quelli nei campi di sterminio di Auschwitz Birkenau dove ho scoperto una generazione che ha grande sensibilità. E proprio in relazione alla sicurezza ho accolto con grande piacere la notizia che la Basilicata rientra nel piano triennale di edilizia scolastica 2015-2017 all’attenzione del Governo ed otterrà i primi finanziamenti per interventi su edifici scolastici. L’Italia sarà ciò che la scuola è. Per questo è necessario investire sulle nostre scuole come vere e proprie cattedrali civili, puntando su più sicurezza, più cultura e più ecologia”.
“Ogni riforma, ma in particolare ogni riforma della scuola – ha concluso Lacorazza – è buona se non parte con il segno meno e se si basa sull’ascolto e sul confronto con i protagonisti, a partire da insegnanti e studenti. Qualità ed eccellenza si fanno con le risorse e non con i tagli e per cambiare le istituzioni scolastiche vi è la necessità di connettere l’idealità di una visione e la concretezza del quotidiano, il futuro e il presente, la prospettiva credibile e le scelte coerenti di oggi. Per una buona scuola – ha aggiunto il presidente del Consiglio regionale – è necessario inoltre alimentare una sana competizione, valorizzando l’autonomia perché la scuola vive del suo rapporto con il territorio”.