Desidero rivolgere un augurio sincero agli 83.549 studenti iscritti nelle scuole lucane di ogni ordine e grado, ai loro insegnanti, ai dirigenti scolatici, al personale amministrativo: che tutti insieme, con il contributo delle istituzioni, possano contribuire a difendere e rilanciare il sistema dell’istruzione in Basilicata. La scuola è un bene prezioso per tutti noi, per le famiglie lucane, per il futuro della nostra terra.
Lunedì 15 settembre sarò a Villa d’Agri per l’inaugurazione della nuova sede della scuola media “Salvatore Quasimodo”, ma idealmente sarò anche a Melfi, dove dopo tanti anni gli studenti dell’Istituto Alberghiero hanno a disposizione una moderna, capiente ed esclusiva struttura scolastica realizzata dalla Provincia di Potenza. Studiare in ambienti idonei e confortevoli è un diritto di chi vive nella scuola, investire nella sicurezza degli edifici scolastici, in tecnologie ed efficienza energetica è un dovere delle istituzioni pubbliche. Ma non è l’unica priorità.
Mi auguro che le iniziative annunciate dal governo Renzi, dall’assunzione dei precari agli investimenti per le strutture scolastiche, riescano in tempi brevi a riportare realmente la scuola italiana al centro dell’agenda politica. Spero che cresca l’attenzione del governo nazionale anche sulla qualità del progetto formativo e che in tempi brevi sia possibile l’aumento delle ore di sostegno per le persone con disabilità, un problema che dopo i tagli degli ultimi anni ha messo in seria difficoltà anche tante famiglie.
Ma occorre avviare una stagione di riforme, ed anche in Basilicata le istituzioni devono fare la loro parte. Occorre cambiare la legge regionale n. 33/2003 (la Giunta ha avviato l’iter), rafforzare la qualità del progetto educativo, mettere mano al sistema formativo regionale e adottare scelte efficaci, in tempi rapidi, che tengano conto del mutato assetto istituzionale, per avvicinare il mondo della scuola al mercato del lavoro; occorre definire i poli formativi, consentendo agli enti locali, alle imprese e al sistema associativo di rafforzare il sistema scolastico nei territori; serve un Piano di dimensionamento scolastico che risolva in modo intelligente e graduale i problemi delle varie aree della Regione, con la consapevolezza che è necessario individuare un giusto compromesso tra territorio e qualità dell’offerta formativa; e mentre si vanno concretizzando i nuovi programmi comunitari per il periodo 2014/2020, occorre ripensare e rafforzare le politiche per il diritto allo studio, ed in particolare per garantire la mobilità degli studenti.
Il Consiglio regionale farà la sua parte per costruire ed alimentare un rapporto con i giovani, per renderli cittadini consapevoli di diritti e doveri, delle relazioni e delle azioni che incidono sul vivere nella comunità. Vogliamo contribuire a preparare le nuove generazioni alla sfida di cambiamento posta dalla società, riconoscendo alla scuola la funzione centrale di fattore trainante e di guida del processo educativo. Per questo il consueto “Progetto di cittadinanza attiva” che il Consiglio regionale rivolge alle scuole si arricchisce quest’anno di nuove opportunità, che speriamo possiate cogliere: alle visite guidate nella sede del Consiglio regionale, per permettere un dialogo diretto con i rappresentanti dell’istituzione, si uniscono anche un percorso formativo ed un concorso sulla memoria delle grandi tragedie che hanno segnato il ‘900 (dalla Shoah alle foibe). E poi c’è la riproposizione di “Giovani In – Formati”, il progetto che il Consiglio regionale ha varato l’anno scorso per portare l’informazione dei giornali locali e delle radio nelle scuole.
Nelle prossime settimane vorrei visitare le scuole lucane. Non mi sarà possibile vederle tutte, ma se volete possiamo metterci in contatto anche attraverso i social network o organizzare videoconferenze con Skype. Mi interessa conoscere la vostra opinione, sapere quali sono i vostri problemi, e se è possibile, contribuire a risolverli. Vi rinnovo l’auguro di un buon anno scolastico.