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Il consigliere regionale del Pd ha scritto al direttore Fiore: “Garantire la continuità lavorativa delle professionalità di cui Province ed ex agenzie formative hanno beneficiato nel corso degli anni”
“Ritirare l’avviso pubblico per il conferimento di incarichi di collaborazione all’agenzia Lab e riformularlo ‘conformemente agli indirizzi approvati dal Consiglio regionale’”. E’ quanto chiede il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza con una lettera inviata oggi al direttore dell’agenzia Lab Antonio Fiore.
Lacorazza evidenzia che “l’avviso pubblico recentemente pubblicato sul sito web dell’agenzia ‘prevede quale requisito essenziale di partecipazione il possesso di laurea magistrale/specialistica, nonché specializzazione/formazione post lauream in materia di gestione del personale ed esperienza professionale pluriennale di almeno cinque anni nella gestione del personale alle dipendenze della pubblica amministrazione oggetto dell’incarico’, mentre la legge istitutiva dell’Ente stabilisce di valorizzare ‘la specificità e la qualificazione professionale già maturata dal personale non di ruolo che ha operato all’interno delle agenzie provinciali di formazione di Potenza e Matera e all’interno delle Province di Potenza e Matera direttamente a supporto dei centri per l’impiego”.
“Inoltre – dice Lacorazza – una mozione da me proposta ed approvata dal Consiglio regionale per ‘garantire la continuità lavorativa delle professionalità di cui Regione e Province hanno beneficiato nel corso degli anni’, impegnava il presidente e Giunta regionale ‘a convocare con urgenza un tavolo con le organizzazioni sindacali per valutare e condividere ogni utile iniziativa atta a creare opportunità attraverso procedure ad evidenza pubblica per le numerose professionalità di cui la Regione Basilicata e le Province, anche per mezzo delle proprie agenzie, hanno beneficiato nel corso di questi anni, ed il cui apporto è stato fondamentale ai fini della gestione pubblica dei fondi comunitari nonché delle performance di spesa raggiunte’”.
“La legge e la mozione sono anche il frutto dell’iniziativa dei sindacati tesa a salvaguardare le professionalità dei precari Apofil e Ageforma, ma anche di quelli della Regione – afferma ancora Lacorazza che si augura – si sia trattato di una disattenzione, alla quale occorre rimediare riformulando il bando in modo tale da non disperdere il patrimonio di esperienze e professionalità che si è formato nel corso degli anni a ridosso della formazione pubblica”.