È nel giorno della Festa della Repubblica che è necessario avvertire ancora di più il valore dell’unità del nostro Paese e la promozione delle autonomie locali valorizzando le esigenze del più ampio decentramento dello Stato, così come recitano gli articoli 5 e 116 della nostra Costituzione.
Il Governo Conte che ha giurato ieri e che nella prossima settimana si appresta a ricevere la fiducia dalle Camere è sostenuto da una maggioranza composta da forze politiche diversamente radicate nel Paese e che si muovono su un contratto di governo che rilancia il tema della autonomia, del cosiddetto ‘regionalismo differenziato’.
“Il primo punto che intendo realizzare è l’autonomia soprattutto del Veneto e della Lombardia”. Lo ha detto il neoministro agli Affari regionali, Erika Stefani, uscendo dal Quirinale subito dopo il giuramento.
Si apre quindi una stagione complessa, densa di incognite ma con la quale siamo chiamati a misurarci.
Sull’autonomia, sul regionalismo differenziato possiamo dire di avere per tempo iniziato un lavoro, di aver scrutato per tempo opportunità e rischi, di aver predisposto un percorso utile ad un confronto di merito.
Se da un lato buona parte di questa sfida dipenderà da noi lucani dall’altra non vi è alcun dubbio che potranno crescere le opportunità e ridursi i rischi se le forze politiche che sostengono il Governo Conte opereranno anche sul nostro territorio mettendo al centro gli interessi dei lucani nell’unità e nell’indivisibilità della Repubblica.