Premessa
Il comma 2 dell’art.7 della L.R.8/2014 (Legge di Stabilità 2014) recita testualmente “I settori prioritari di intervento, in linea con la programmazione comunitaria 2014 – 2020, sono quelli inerenti lo sviluppo e l’innovazione, la progettazione e la realizzazione di misure volte a promuovere esperienze di coworking in spazi pubblici dismessi o comunque inutilizzati, la riqualificazione edilizia e la cultura. Per tale finalità il Piano Operativo relativo all’annualità 2014 del PO FESR Basilicata 2014-2020 prevede uno stanziamento di 0.5 Meuro al Coworking, innovativo intervento per la “promozione di servizi di utilità collettiva ed azioni di networking collaborativo fra imprese, operatori del sociale e soggetti portatori di competenze” finalizzati alla condivisione di spazi e servizi ed alla creazione di una rete di soggetti fornitori di tali servizi.
Iniziativa lodevole in grado di intercettare le nuove tendenze del mercato del lavoro e dell’autoimpiego, oltre che sostenere la collaborazione tra i giovani professionisti lucani, che in questo momento stanno più di altri accusando l’attuale crisi.
Per accompagnare e favorire la progettazione della misura in oggetto, ho ritenuto utile trasferire alcuni spunti in materia di Coworking, affinché possa al meglio rispondere alle esigenze ed aspettative in tema di opportunità, provando a definirne contorni e spazi di azione.
Il Coworking è un paradigma organizzativo che utilizza forme collaborative di lavoro sviluppate a partire dalla condivisione informale di risorse e capacità scambiate all’interno di una comunità (intese come reti di imprenditori, professionisti, innovatori, tecnici, ecc.).
Non esiste una definizione univoca di tale paradigma e le esperienze variano.
Tuttavia, oggi in Italia si possono tracciare 2 principali modalità che si collocano agli estremi del continuum concettuale del Coworking:
1) Imprese/organizzazioni che offrono servizi di coworking: riferibili a uffici temporanei o ad altra tipologia di supporto alla progettualità/collaborazione professionale individuale, e che talvolta includono nell’offerta anche ospitalità, rappresentanza, eventi, consulenza.
2) Centri che operano come ecosistemi territoriali dell’innovazione: ospitano e animano comunità di creativi, professionisti, imprenditori, startupper, ecc. attorno all’idea dell’economia collaborativa stimolando il territorio all’imprenditorialità e connettendolo a reti internazionali.
PROPOSTA
Le attività di collocamento e orientamento non sono attività di coworking, ma è evidente che nelle attività di scambio dei coworking si producono informazioni in tal senso.
In questa prima fase di avvio di un sistema regionale a sostegno del Coworking, pur ritenendo più semplice avviare e favorire la nascita della prima tipologia di servizio, non rinuncerei ad approdare, nel medio periodo alla crescita di pochi, ma fortemente innovativi, centri territoriali.
Attualmente il fenomeno in Basilicata è abbastanza ristretto, ma decisamente dinamico.
Coworkingfor.com , il motore di annunci di coworking italiano, ne registra al momento 3 nella regione Basilicata (2 a Potenza e 1 a Matera) che possono ricondursi alla prima tipologia sopradescritta (Uffici temporanei).
A questi vanno aggiunte altre imprese che a titolo vario offrono in Basilicata servizi riconducibili ad uffici temporanei; da una stima approssimativa si può desumere che non più di 10 sono attualmente organizzati sul territorio.
Tuttavia sono molti i soggetti che potrebbero offrire postazioni o soluzioni per uffici temporanei: tra questi studi di professionisti associati, enti di formazione, associazioni, etc.
In riferimento alla seconda tendenza di Coworking, inteso come centri di animazione di innovazione, si ha notizia solo di 2 esempi a Matera (Casa Netural, Unmonastery), oltre che di un costituendo FabLab (luogo dove si condividono apparecchiature per il manifattura artigianale o di prototipi) a Potenza. L’interesse per fenomeno comunque sembra essere in crescita anche nella nostra regione.
In base a queste premesse, e nel rispetto dei tempi in materia di spesa di fondi strutturali che sostengono l’iniziativa, l’azione immediatamente attivabile è articolata su tre linee:
(A) – Costituzione di un Albo/Elenco fornitori di coworking accreditati – Budget max 50.000 euro (attività di promozione, comunicazione e commissioni di valutazione)
(B) – Sostegno/accompagnamento alla creazione di una rete di coworking regionali (sostegno all’offerta) – Budget max 150.000 euro (azione di accompagnamento alle rete regionale del coworking)
(C) – Sostegno ai coworkers (sostegno alla domanda) – Budget max euro 300.000 (ipotesi di voucher da 2.000 euro annui).
In tema di tempistica, l’arco di attività è un anno dalla pubblicazione di Avviso Pubblico che avvia il sostegno al Coworking; le azioni A e B dovranno avere uno sviluppo contemporaneo, mentre l’azione C si sovrappone unicamente all’azione B.
Inoltre andrebbe ipotizzato un asse dei tempi per pianificare come intersecare le tre azioni con una tempistica sostenibile e pensata in maniera tale che nessuna azione blocchi lo sviluppo delle altre.
Lo schema, nel dettaglio, potrebbe essere il seguente.
Azione A – Creazione Albo/elenco fornitori di servizi di coworking
E’ cruciale indirizzare l’azione in oggetto in maniera da valorizzare le organizzazioni, di solito no profit, esistenti ed operanti in Basilicata, che in questi anni hanno maturato una grande esperienza ed una dinamica rete di partnership locale, elemento cruciale per il buon risultato dell’intera iniziativa.
Di conseguenza, possono fare domanda i soggetti che ottemperano ai seguenti requisiti
Soggetto gestore |
La sede |
La comunità |
Iscrizione Registro imprese
Iscrizione Registro ONLUS |
n.______ postazioni minime | Tipo di attività realizzata: incontri – conferenze workshop ecc. |
Sede operativa in Basilicata | Servizi di connettività: banda larga, wifi, altri servizi di rete | Figure professionali residenti |
Inizio attività n.___ mesi precedenti | Servizi di accoglienza sala meeting/ formazione, centralino, vigilanza, reception |
Partnership con reti di imprese |
Altri criteri sull’affidabilità del beneficiario (fiscale, contributiva, ecc.) | Strumentazione: stampanti condivise, altre attrezzature ecc
Spazi comuni: professionali (ad es. cucina, spazio ristoro ecc) |
Altre partnership |
Rispetto normativa sicurezza, energetiche, ambientale, accessibilità |
A questi si affiancano altri requisiti il cui possesso non è obbligatorio per l’iscrizione all’albo/elenco regionale dei coworking, ma che saranno considerati ai fini della valutazione dei livelli di servizio offerti da ciascun coworking (Azione B) e presi in considerazione nella fase di attribuzione dei voucher (Azione C) o di successive altre iniziative riguardanti l’Albo sul territorio lucano.
Soggetti |
La sede |
La comunità |
Aver completato il percorso formativo/mentoring previsto dal presente bando | Strumentazione: altre attrezzature professionali condivise (sistema informativo comune, proiettori, servizi di rete, ecc..) | attività realizzata: incontri – conferenze workshop – ecc. |
Spazi comuni: altre sale meeting, sale di rappresentanza, cucina, cabina telefonica, | Figure professionali residenti | |
Servizi ai coworkers: di sorveglianza, di consulenza, apertura 24/24, ecc. |
Partnership con reti di imprese |
|
Altre partnership |
Gli iscritti all’albo/elenco dei Coworking possono in qualsiasi momento richiedere un aggiornamento dei propri requisiti. Nel dettaglio:
Requisiti obbligatori = iscrizione all’albo
Requisiti facoltativi = da definire quali output da conseguire al termine dell’azione B
Azione B – Sostegno alla rete di coworking
Questa azione è pensata come azione determinante alla buona riuscita dell’intera iniziativa; il sistema di coworking in Basilicata necessita di una azione di accompagnamento e di animazione territoriale capillare, al fine di sostenerne le dinamiche collaborative e di cooperazione tra persone e organizzazione, pubbliche e private.
Tutti i soggetti accreditati in albo/elenco dovrebbero (o sarebbero obbligati ai fini del mantenimento dell’accreditamento) partecipare alle iniziative di cui di seguito.
La Regione Basilicata, al fine di incentivare il Coworking come nuova modalità di organizzazione del lavoro collaborativo e non come mera condivisione di spazi, supporta una azione di sostegno dei soggetti che fanno domanda di iscrizione all’albo finalizzato all’acquisizione:
- delle principali esperienze e pratiche nazionali ed internazionali,
- delle tecniche di gestione degli spazi di coworking e delle strategie di realizzazione e di implementazione nel contesto lucano,
- alla creazione di partnership con reti o altri ecosistemi di sviluppo dell’imprenditorialità e innovazione in Italia o all’estero.
A tal fine, la Regione Basilicata organizza momenti di incontro, scambi di buone pratiche, iniziative di affiancamento ai coworking, etc. Inoltre, rimborsa il 50% del percorso mentoring di reti di coworking nazionali ed internazionali, fino ad un massimo di …(da valutare)…..
Naturalmente, la rete regionale del coworking è una community aperta a scambi, collaborazioni, etc…
Azione C – Sostegno ai coworkers
La Regione Basilicata prevede un incentivo economico a parziale copertura delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di coworking.
L’incentivo è erogato in forma di voucher utilizzabile esclusivamente negli spazi di Coworking contenuti nell’Albo/elenco regionale.
Possono presentare richiesta di incentivo economico i soggetti in possesso dei seguenti requisiti:
- persone fisiche (non necessariamente in possesso di partita IVA) o imprese regolarmente iscritte nel Registro delle imprese.
Ai fini dell’attribuzione del voucher possono essere considerati i seguenti criteri automatici:
- nessun limite di età o, al massimo una priorità per l’età anagrafica inferiore a 36 anni alla data di pubblicazione dell’Avviso,
- condizione familiare (genere, figli a carico)
- reddito nei 6 mesi precedenti alla domanda
- disponibilità e tipo di coworking prescelto (punteggio derivante da adesione del fornitore all’azione B sopra descritta).
Se poi si ipotizza una assegnazione del voucher attraverso valutazione di specifiche proposte, cosa che consente di innalzare il valore complessivo del voucher, i criteri potrebbero essere basati su qualità e innovatività della proposta, quali ad es:
A) Qualità e coerenza progettuale: finalizzazione; chiarezza, completezza e univocità espositiva; architettura del progetto imprenditoriale )
B) Innovazione/risultati attesi: innovatività rispetto all’esistente; risultati attesi in termini di miglioramento dello status professionale ed occupazionale; ricaduta dell’intervento sul territorio.
I due metodi precedentemente illustrati possono combinarsi tra loro, in base al tipo di target che la policy regionale intende intercettare.
Resta poi da analizzare la fattibilità di eventuali spazi pubblici da dedicare al Coworking.
Il presupposto è il riconoscimento di nuove modalità organizzative e supportare la nascita di centri per l’innovazione, intesi come ecosistemi di innovazione, living lab o fab lab. La Regione riconosce inoltre che il costo di avvio di tali spazi è superiore a quello di mercato
Le azioni possibili, seppur nel medio periodo sono:
- Monitoraggio degli immobili pubblici disponibili e funzionali alle finalità del Coworking ed alla domanda rilevata sul territorio;
- Selezione aperta di proposte di coworking da realizzarsi in partnership pubblico-privata.
I criteri di selezione, in questo caso riguarderebbero:
Soggetto gestore |
Progetto |
Sostenibilità finanziaria |
Caratteristiche formali: imprese, consorzi, ecc. | Qualità complessiva del progetto | Affidabilità finanziaria dei servizi proposti |
Curriculum dei soci | Efficacia del progetto di gestione e del piano economico: capacità del progetto di contribuire allo sviluppo sociale, economico e territoriale | Investimento pubblico
Investimento privato |
Innovatività del progetto: innovatività della proposta rispetto allo stato delle conoscenze, al territorio nel quale interviene, al mercato al quale si rivolge | ||
Follow-up del progetto: prospettive di continuità e sviluppo dell’idea progettuale (soluzioni per il reperimento delle risorse, la prosecuzione delle attività, la diffusione dei risultati, il rafforzamento degli effetti attesi dal progetto) |