Il Presidente Lacorazza: “Un tangibile segnale di sensibilità verso la figura di un grande poeta che ha innalzato il dialetto di Tursi al rango di una vera e propria lingua”
23 giugno 2015
Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, all’unanimità una mozione d’iniziativa dei consiglieri regionali componenti l’ufficio di Presidenza, Piero Lacorazza, Paolo Galante, Francesco Mollica, Paolo Castelluccio e Mario Polese, in merito alle iniziative per celebrare il poeta lucano Albino Pierro.
Con il documento si impegnano il Consiglio e la Giunta regionale “a promuovere, anche attraverso lo stanziamento di adeguati finanziamenti, un programma di iniziative tese ad onorare, nel ventesimo anniversario della morte, la memoria di Albino Pierro valorizzando i luoghi a lui cari e sollecitando la ricerca e il dibattito letterario sulla figura del grande poeta”.
Nella mozione si sottolinea che “la designazione di Matera quale capitale europea della cultura per il 2019 rappresenta anche l’occasione per riscoprire le radici culturali della Basilicata, valorizzando in particolare il rapporto inscindibile di alcuni autori con i luoghi a cui furono legate le loro opere, come appunto Albino Pierro e la sua Tursi, Carlo Levi con Aliano e Isabella Morra con Valsinni”.
“Albino Pierro – si legge nella mozione – più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura e ritenuto dai critici uno dei più grandi lirici del ‘900, ha avuto un forte legame con la Basilicata, con Tursi e con il dialetto che scelse nel corso della sua vicenda artistica come mezzo per raccontare l’emozione del ricordo”.
Il Presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, a margine dei lavori ha espresso compiacimento per l’approvazione della mozione, “un tangibile segnale di sensibilità verso la figura di un grande poeta che ha innalzato il dialetto di Tursi al rango di una vera e propria lingua, una voce senza tempo che è riuscita a travalicare i confini del paese e della regione”.
Lacorazza ha poi sottolineato l’opportunità di lavorare ad un accordo di programma tra la Regione Basilicata e la Regione Calabria, tra Università degli studi della Basilicata e Università di Cosenza dove è custodita una ricca documentazione sul poeta. “Un accordo – ha precisato – che avrebbe la forza di valorizzare ancor di più la produzione letteraria del poeta di Tursi”.