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#Ambiente. Sostenibilità è soprattutto partecipazione. Si convochi l’ANCI e i comuni interessati per un percorso aperto.

Mentre è in corso l’iter referendario per ripristinare un corretto e leale rapporto tra lo Stato e le regioni in materia di estrazione di petrolio e vietare qualsiasi attività entro il mare territoriale (dodici miglia), è necessario dare strumenti, o meglio attuare scelte, di maggiore partecipazione dal basso negli enti preposti alla ricerca, al monitoraggio e al controllo.
Concretamente è necessario dare attuazione ad alcune norme: la legge regionale 26/2014 art. 43 (Istituzione della Fondazione “Osservatorio Ambientale Regionale”) e la Legge Regionale 37/2015 “Riforma ARPAB“.

L’art. 43 della Legge Regionale 26/2014 ha istituito la Fondazione Osservatorio Ambientale Regionale. Con DGR n°490_2015_è stato approvato lo Statuto della Fondazione Osservatorio Ambientale Regionale. È necessario procedere all’atto costitutivo.
Qui c’è il prima tema relativo alla partecipazione.
Possono essere membri della Fondazione, oltre che la regione, in qualità di socio fondatore, anche il ‘Socio Fondatore Partecipante’ e il ‘Socio Partecipante’ che possono essere COMUNI della Basilicata, nonché altri enti pubblici e centri di ricerca, pubblici e privati, operanti in ambito regionale.
Per esempio penso che tra i sottoscrittori dell’atto costitutivo possano esserci i Parchi, e in particolare, per la specificità territoriale, il Parco dell’Appennino. Per esempio bisognerebbe evitare che siano presenti nell’Atto Costitutivo, o successivamente, solo un comune della Val d’Agri e uno del Sauro; dovrebbero esserci più comuni di quei territori poiché si offrirebbe una più ampia partecipazione, pluralismo e tutela degli interessi ambientali e di salute che non potrebbero essere esclusivamente racchiusi dai comuni che più percepiscono royalties dirette dall’attività estrattiva. C’è bisogno di recuperare credibilità. I cittadini nutrirebbero sospetti e noi non possiamo consentirci ciò in questa fase molto delicata.

Poi c’è la Legge Regionale 37/2015 (Riforma ARPAB). Non è la migliore legge ma finalmente c’è. Ci sarebbero da segnalare alcuni articoli della legge ma in questo post voglio soffermarmi su uno:
Art. 25 Conferenza Permanente.
La Conferenza ha un po di poteri che potete leggere nel documento indicato in precedenza.
La sua composizione non deve essere sottovalutata. Il Consiglio Regionale ha nominato due consiglieri Regionali: Carmine Castelgrande (PD) e Gianni Perrino (M5S).
Bisogno proseguire e nominare cinque sindaci in carica designati dalla Conferenza Permanente delle Autonomie.
Aggiungo che l’art. 26 dice anche che è necessario costituire un comitato tecnico ed è anche qui che deve essere fatto il salto di qualità.
Cominciamo da queste cose concrete per fare un passo nuovo e diverso. Si convochi da subito l’ANCI (ha iniziato questo confronto), il Consiglio della Autonomie e i comuni interessati dalla prossimità dei principali insediamenti industriali che comportano rischio per l’ambiente e la salute.
Dobbiamo essere consapevole che non è semplice la risalita per ricostruire una rapporto di credibilità tra cittadini ed istituzioni. È per questo che la partecipazione è fondamentale per evitare che la ‘questione ambientale’ assuma rilevanza anche come ‘questione democratica’.
Il referendum ha l’obiettivo di cambiare le norme per ripristinare leale e reale collaborazione tra Stato e Regioni. Ma noi dobbiamo fare la nostra parte verso i territori, i Sindaci, gli amministratori locali e i cittadini.