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 28 giugno 2018

Il consigliere regionale del Pd “approvate nel collegato alla legge di stabilità le proposte che avevo avanzato, istituito Osservatorio regionale e accolti nell’emendamento della Giunta i contenuti del mio odg comunque approvato”

“La ruspa contro l’abbattimento dei tempi delle liste di attesa è stata messa in moto. Avevo avviato da tempo un confronto sul merito di questo problema e nei giorni scorsi  avevo depositato proposte concrete che sono state approvate dal Consiglio regionale”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale del pd, Piero Lacorazza che aggiunge: “È stato istituto l’Osservatorio regionale per le liste di attesa, aperto ai cittadini e ai sindacati che dovrà riferire ogni sei mesi delle criticità, delle responsabilità e delle possibili soluzioni per abbattere i tempi per una prestazione sanitaria”.

“Lo stesso emendamento proposto dal presidente della Giunta regionale – continua – recepisce gran parte delle proposte avanzate e in particolare riprende i commi 12,13,14,15 del dgsl 124 del 1998 caduto del dimenticatoio e che, nei giorni scorsi, ho riportato all’attenzione per la stretta relazione tra tempi di attesa e attività libero professionale (intramoenia). Il comma 13 art. 3 del dgsl 124 del 1998, come riportato anche nell’ordine del giorno approvato, pone il tema di verificare sulla effettiva libera di scelta per l’attività intramuraria poiché in caso contrario non dovrebbe essere il cittadino a pagare la intera tariffa”.

“Ovviamente tutto ciò – dice Lacorazza – dovrà essere accompagnato da maggiore rigore in termini di appropriatezza, di controlli, di riequilibrio tra ospedale e territorio, di attività del Cup per il delicato ruolo di organizzazione e di comunicazione tra la domanda e l’offerta del servizio sanitario. In attesa, quindi, delle nuove linee guida nazionali per l’abbattimento dei tempi delle liste di attesa si pongono le condizioni per un nuovo piano attuativo regionale, altra proposta avanzata ed approvata”.

“Infine – conclude – è passata la linea per la quale, prima dell’avvio dell’iter sulla richiesta di maggiore autonomia per la Basilicata, è necessario aprire un confronto con i Ministeri competenti per rimuovere il blocco sul turno over al 2020 e quindi procedere, nel rispetto dell’equilibrio finanziario, all’assunzione di personale da dedicare all’abbattimento delle liste di attesa”.