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 04 giugno 2018

Commentando un articolo de “La Gazzetta del Mezzogiorno” il consigliere del Pd precisa che la norma da lui proposta “mira ad armonizzare i capitoli di bilancio, con risorse già stanziate, senza modificarle, come auspicato proprio dalla Corte dei Conti”

“Apprendo da ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ che la norma sul Fual e sul riordino delle funzioni delle Province e delle funzioni regionali di area vasta, contenuta nella legge di stabilità regionale 2018, avrebbe profili discutibili di costituzionalità. Essendo stato il sottoscritto il proponente, è il caso di chiarire che non solo la impostazione è stata condivisa con i competenti Uffici, ma che la proposta è stata indirizzata alle competenti Commissioni per il normale iter di approvazione delle stesse. In quelle sedi si è ritenuto di optare per la strada del trasferimento di norme ed emendamenti direttamente in Consiglio.

Detto ciò è utile ribadire che l’emendamento in questione non comporta variazioni finanziarie in quanto mira ad armonizzare i capitoli di bilancio, con risorse già stanziate, senza modificarle, rendendoli compatibili e credibili, come auspicato proprio dalla Corte dei Conti, con le due proposte di legge, depositate dal sottoscritto, relative proprio al riordino delle funzioni delle Province e delle funzioni regionali di area vasta ed all’istituzione del fondo unico autonomie locali.
Norma, quest’ultima, che a partire dal 2019 tende a stabilire dei criteri in ordine al trasferimenti di risorse, sia di natura corrente che in conto capitale, agli Enti locali. Faremo comunque tutti gli ulteriori approfondimenti del caso utili a conseguire un obbiettivo atteso da anni dal sistema delle autonomie locali”.

E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza, in riferimento all’articolo dal titolo “Dimenticano le verifiche, leggi a rischio bocciatura” pubblicato oggi su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, in cui si ipotizza che due norme della legge di stabilità regionale 2018 possano essere impugnate dal governo nazionale.