16 gennaio 2017
Lettera del consigliere regionale del Pd al presidente della terza Commissione Robortella
Ascoltare in terza Commissione il straordinario unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata Giuseppe Musacchio sullo stato di abbandono della diga del Rendina e sullo stato di attuazione dello schema idrico Basento – Bradano (III lotto – distretto G): è’ la richiesta che il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza ha formalizzato oggi con una lettera al presidente dell’organismo Vincenzo Robortella.
Lacorazza condivide “l’allarme trasferito dal direttore generale dell’Ufficio dighe del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, attraverso un’ingiunzione, al Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano, nonché alle Regioni Basilicata e Puglia, oltre che al Ministero dell’Agricoltura, Prefettura di Potenza ed Autorità di Bacino circa il rischio dismissione della diga del Rendina, dato lo stato di abbandono in cui la stessa versa”. E ricorda “che nella suddetta missiva si intima la Regione Basilicata, e la cointeressata Regione Puglia, a comunicare entro 30 giorni una formale manifestazione di interesse finalizzata al recupero funzionale dell’invaso, con reperimento dei relativi finanziamenti, imponendo, in caso contrario, al Consorzio di Bonifica di presentare entro ulteriori sei mesi un progetto definitivo di dismissione dell’opera”.
Sullo stesso argomento Lacorazza ha presentato un’interrogazione all’assessore all’Agricoltura Luca Braia per sapere “quali iniziative la Regione Basilicata intende intraprendere ai fini del recupero funzionale della diga del Rendina”. “In attesa che tale interrogazione venga calendarizzata e discussa in Consiglio regionale, ritengo sia utile un approfondimento da parte della Commissione attraverso l’audizione del commissario del Consorzio di Bonifica Musacchio – aggiunge Lacorazza – , che nell’occasione potrebbe anche riferire sullo stato di attuazione della controversa procedura per il completamento del Distretto G dello schema idrico Basento – Bradano, la cui realizzazione è di importanza prioritaria per lo sviluppo dell’agricoltura nell’Alto Bradano”.