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 20 novembre 2015

Il presidente del Consiglio Lacorazza: “Occasioni che diventano il palcoscenico dove dar vigore alla cultura. Un percorso virtuoso capace di valorizzare il rapporto inscindibile di alcuni autori con i luoghi a cui furono legate le loro opere”

Una due giorni tutta lucana in terra piemontese. Oggi e domani omaggio a due personalità di grande spicco, il poeta lucano Albino Pierro e l’artista Carlo Levi. Nel ventesimo anniversario della scomparsa del vate tursitano, presso il Teatro Crocetta, a Torino, si è tenuto un convegno sulla poesia dialettale. Organizzato dalla Federazione delle Associazioni e dei Circoli lucani del Piemonte, l’evento è diventato l’occasione per raccogliere tradizione e contemporaneità, un momento di riflessione su come il dialetto rappresenti sempre più la voce dell’intimo e dell’anima, un mezzo che svela il tessuto e il vissuto popolare.
Nel ringraziare la Federazione dei lucani in Piemonte, la Commissione lucani nel mondo e il Consiglio regionale del Piemonte per l’attenzione dedicata all’iniziativa, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Piero Lacorazza ha ricordato il grande poeta tursitano, mettendo in evidenza  lo straordinario patrimonio culturale che ha lasciato in eredità: “una nuova forma di epica personale destinata a dar voce e spessore a figure minime, territori marginali, semplici oggetti del vivere quotidiano”.

“Dobbiamo essere a lui grati – ha sottolineato Lacorazza – perché grazie al suo attaccamento al dialetto è riuscito a far sì che questo microcosmo non andasse sciupato o perduto e, soprattutto, perché ci ha fatto comprendere quanto sia importante alimentare il senso di appartenenza ad una terra di cui siamo eredi, in cui le parole diventano radici preziose”.

“Occasioni come queste – ha aggiunto – diventano il giusto palcoscenico dove dar vigore alla cultura, quella forza necessaria capace di dare linfa ad un territorio, un percorso virtuoso in grado di valorizzare il rapporto inscindibile di alcuni autori con i luoghi a cui furono legate le loro opere, come appunto Albino Pierro e la sua Tursi, Carlo Levi con Aliano e Isabella Morra con Valsinni”.

“Questi eventi, come l’idea progettuale ‘Basilicata 2019 – Parco Culturale’, promossa dalla presidenza del Consiglio regionale della Basilicata e che sarà presentata nell’ambito della Fiera del libro di Roma il 7 dicembre prossimo – ha concluso Lacorazza -  diventano importanti tessere del più ampio progetto di Matera capitale europea della cultura per il 2019. Una chance, quest’ultima, che proietta la nostra regione in una dimensione europea, che diventa opportunità non solo per la Basilicata, ma per l’intero Mezzogiorno e per l’Italia tutta, sia a livello turistico che a livello di programmazione strategica. ‘Matera 2019’ va vissuta con gli occhi rivolti al futuro e il pensiero ancorato al valore del nostro passato”.

Alla manifestazione hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, il presidente della Federazione delle Associazioni e dei circoli lucani in Piemonte, Roberto Placido, il sindaco di Tursi, Vincenzo Cosma, gli scrittori Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, Patrizia Del Puente, docente dell’Università della Basilicata, Maria Luisa Forenza, autrice e regista, la dottoressa Maria Annunziata Cera. La serata è stata allietata dal gruppo folk  lucano Renanera, dal cantautore Antonio Labate e da Paolo Popia che ha interpretato le poesie di Pierro.

Le celebrazioni proseguiranno domani a Verbania, presso Villa Giulia-Pallanza, alle ore 16.30 con il convegno “Dalla Lucania di Carlo Levi alla Basilicata di Matera 2019”. Previsti le relazioni degli scrittori Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo e gli interventi del presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, del vice presidente della Giunta regionale del Piemonte, Aldo Reschigna e del sindaco di Verbania, Silvia Marchionini.