partecipazione

lascia un commento | Quando ci sono iniziative di piazza è sempre positivo, quando si discute e si mette al centro la politica si offre un contributo importante al confronto.
Mi riferisco ovviamente alla manifestazione di ieri a Potenza che ha visto la partecipazione di Roberto Speranza.
Ci saranno occasioni, altre occasioni, almeno parlo per noi, per andare oltre il giusto e condivisibile ‘si può e si deve fare meglio e di più’, per lavorare a mettere in campo una visione come giustamente è stato detto, oltre un tweet e una poltrona.
Come abbiamo ribadito in assemblea regionale è necessario essere consapevoli che il tema riguarda il Presidente Pittella, noi consiglieri regionali, il segretario Luongo e il partito; riguarda tutti, parlamentari compresi.
In questi mesi, sarebbe stato importante per unire il PD e per cambiare passo in Regione, avere un partito regionale, provinciale e cittadino che avesse messo in condizioni circoli, iscritti e amministratori di essere informati, di avere un luogo in cui confrontarsi.
Eppure l’acqua passata sotto i ponti è stata tanta.
Per esempio.
Lo ‪#‎sbloccaitalia‬ , una legge, nel contesto della riforma del Titolo V della Costituzione , che impatta notevolmente sulla prospettiva, sulla visione della nostra regione, è stata tradotta in una conta in cui agli amministratori locali veniva ‘consigliata’ la strada di non chiedere l’impugnativa sull’art. 38.
Oggi siamo in presenza in Consiglio Regionale di una mozione del movimento 5 stelle sulla richiesta di referendum su alcuni articoli dello Sbloccaitalia.
Noi abbiamo provato ieri ad aprire il confronto nella Conferenza dei Presidenti dei Consigli per costruire alleanze più larghe per fare pressioni affinché fossero scongiurate ulteriori mortificazioni dei territori. Ma il partito?
Anche per queste ragioni posizioni solitarie emergono.
Cercherò di capire se su questo tema, o su altri, ieri a Potenza sono emersi progetti e idee.
Oppure quale visione per programmare di più e meglio in vista della grande opportunità di Matera Capitale Europea della Cultura nel 2019? Città in cui abbiamo perso le elezioni.
E ancora i fiumi di euro della programmazione comunitaria per prossimi anni hanno trovato luoghi di dibattito? Eppure ognuno di noi, parlo per me, in assenza di ciò hanno provato a fare tutti gli sforzi nelle piazze reali e virtuali, portando un contributo di idee e proposte.
Un altro esempio. Quale visione e quale contributo sulle politiche per gli enti locali? Abbiamo dovuto mettere petto e coraggio, per tenere alta l’attenzione sul Salva Potenza evitando una contrapposizione tra virtuosi e non virtuosi, tra città capoluogo di regione e città capitale europea, tra città e territorio. Per me non c’è visione senza unità; per questo una politica per gli enti locali è essenziale poichè contiene servizi, diritti di cittadinanza, equità, solidarietà, opportunità.
Altro esempio. E sulle politiche per l’accoglienza dei migranti di cui abbiamo discusso a San Fele e ieri sera Rapone?
E si potrebbe continuare su lavoro, infrastrutture e mobilità, statuto, legge elettorale, risorse naturali, formazione, ambiente, patrimonio culturale, etc..
Ecco. Ci basta così, per chiedere i luoghi del dibattito e del confronto, dell’unità concreta e non retorica; meno discussioni su assetti e equilibri interni, più idee e progetti perché si possa essere più soddisfatti nel ritrovare la regione che si vorrebbe ma soprattutto per consentire a chi la abita di viverla di più e meglio.