Era il 24 maggio e l’Italia entrava in guerra. Quella che sarebbe passata alla storia come la “Grande Guerra”, per il coinvolgimento nel conflitto di tutte le potenze mondiali e per l’altissimo tributo di vite umane, lasciò il segno anche nella nostra regione.
Le statistiche dicono che la Basilicata, con i suoi 7489 Caduti e Dispersi nella prima guerra mondiale (e i suoi 4617 Caduti e Dispersi nella seconda guerra mondiale, cosa che pure non va dimenticata), è la regione che in rapporto agli abitanti ha dato il maggiore tributo di vite umane, quelle dei suoi cittadini, in massima parte persone umili, contadini, che partirono dai nostri Paesi e che purtroppo morirono in quei conflitti. E non è un caso che per ricordarli c’è un monumento in ogni Comune della Basilicata.
Oggi, nel centenario dell’inizio della Grande Guerra, accoglieremo innanzitutto l’invito del presidente del Consiglio dei ministri e alle ore 15,00 osserveremo un minuto di silenzio in memoria dei caduti della prima guerra mondiale.
Ma questo anniversario può e deve essere anche l’occasione per alimentare la memoria collettiva degli eventi che si susseguirono fra il 1915 e il 1918, dietro i quali ci sono le persone, le storie, le famiglie, i ricordi. Un patrimonio che non può andare disperso, ma che anzi deve essere riscoperto, soprattutto dai giovani e da quanti intendono studiare la storia per capire la realtà e formare la propria coscienza.
Per questo il Consiglio regionale, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Potenza, ha promosso una serie di iniziative (che avremmo voluto inaugurare oggi, ma per la coincidenza con la campagna elettorale per le elezioni amministrative abbiamo ritenuto opportuno spostare di qualche settimana) che hanno lo scopo di favorire la riappropriazione della memoria di quegli eventi.
In ogni Comune lucano, oltre ai monumenti, c’è una strada o una piazza intitolata ai caduti della Grande Guerra o a luoghi significativi di quel conflitto. Questi simboli dei 131 Comuni lucani li raggrupperemo in una raccolta di immagini che saranno installate davanti alla sede del Consiglio regionale, dove campeggia la scultura di Antonio Masini dedicata “ai lucani nel mondo”.
E negli stessi giorni a Lagopesole inaugureremo il “Museo dell’Emigrazione”, un viaggio nella memoria per raccontare altre storie di lucani che, nello stesso periodo storico della Grande Guerra, parteciparono alla prima fase dell’epopea dell’emigrazione italiana, spostandosi soprattutto nel continente americano. E per raccogliere nuove storie e nuovi documenti abbiamo chiesto anche il contributo delle scuole.
Una mostra ed un portale web, a cura dell’Archivio di Stato di Potenza, raccoglieranno invece tutta la documentazione disponibile sulla prima guerra mondiale e la Basilicata: protagonisti, manifestazioni, giornali, monumenti, ricordi personali.
Alimentare la memoria degli eventi della nostra storia, rafforzare l’identità cu
lturale della Basilicata e quel senso di comunità che è indispensabile per costruire il futuro: questo è lo scopo delle di queste iniziative, che presenteremo compiutamente nelle prossime settimane e con le quali vogliamo anche ricordare a tutti che proprio il ricordo degli eventi tragici del passato serve a rafforzare, oggi, i valori fondanti della Repubblica e la costruzione di una dimensione europea nella quale la pace, i diritti, la democrazia e la libertà possano prevalere sui conflitti e sulle guerre.
Piero Lacorazza
Presidente del Consiglio regionale della Basilicata