consiglioAl Direttore di “Controsenso”

Walter De Stradis

 

Gentile Direttore,

rispondo volentieri alle sollecitazioni che il suo giornale mi ha rivolto nel numero del 13 settembre (“Spese dei consiglieri, Lacorazza tiri fuori i dati”), perché mi offre l’opportunità di riassumere le scelte fatte dal Consiglio regionale nell’ultimo periodo per razionalizzare e ridurre i costi di gestione dell’Assemblea ed assicurare la trasparenza delle procedure. I dati, per usare la sua espressione, li ho già tirati fuori da tempo, e sono tutti consultabili sul sito web dell’Ente. Ricapitolando:

 

1)      Il Consiglio regionale, alla fine della precedente legislatura ha recepito con la legge regionale n. 27/2012 le disposizioni nazionali sul taglio degli costi della politica, prevedendo la diminuzione delle indennità dei consiglieri regionali, l’abolizione delle indennità di fine mandato e dei vitalizi a partire dalla decima legislatura e la riduzione dei rimborsi. Gli importi sono dettagliatamente illustrati nella tabella consultabile all’indirizzo web

 

http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio//files/docs/63/54/05/DOCUMENT_FILE_635405.pdf

 

2)      Le spese per il funzionamento dei Gruppi consiliari (circa 6.000 euro all’anno per ogni consigliere assegnato al gruppo) vengono rendicontate alla fine di ogni anno, in base alla disciplina contenuta nella determinazione dirigenziale n. 78/2014, consultabile all’indirizzo web

 

http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio//files/docs/81/10/45/DOCUMENT_FILE_811045.pdf

 

Sul sito sono attualmente disponibili i rendiconti del 2013 (IX legislatura, pubblicati al link qui sotto), mentre quelli del 2014 saranno naturalmente pubblicati alla fine dell’anno

 

http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/site/Consiglio/detail.jsp?otype=1040&id=772020

 

3)      In base alla legge n. 27/2012 ogni consigliere riceve 4.500 euro al mese per le spese per l’esercizio del mandato. Su proposta dell’Ufficio di Presidenza, condivisa e fatta propria dal Consiglio (legge regionale n. 6/2014), si è stabilito che almeno un terzo di questa somma (1.500 euro) dovrà essere esclusivamente impegnata per “l’instaurazione di rapporti contrattuali di natura privatistica tra il consigliere regionale e i propri collaboratori”. I consiglieri che non attivano contratti con collaboratori ricevono 3.000 e non 4.500 euro. Questi rimborsi sono forfettari e, come stabilisce la legge nazionale, non è prevista la rendicontazione. Per questo motivo i consiglieri non sono tenuti a produrre alcuna documentazione.

 

4)      Dall’inizio della legislatura ad oggi il Consiglio regionale, su mia proposta (condivisa dai componenti dell’Ufficio di Presidenza, che ringrazio), ha inoltre deciso:

 

 

5)      Così come previsto dalla legge, i consiglieri regionali pubblicano la documentazione relativa ai loro redditi, disponibile nelle rispettive pagine web sul sito dell’ente, alla voce “Trattamento economico, patrimonio, incarichi / dichiarazioni e documentazione”.

 

Altre scelte sono state adottate per migliorare ogni fase del procedimento legislativo: dall’attività di approfondimento svolta nelle Commissioni, al supporto tecnico degli Uffici, fino alle forme di partecipazione dei cittadini e del mondo associativo, che devono poter seguire e commentare ogni momento della formazione di una legge. Così, insieme alla riduzione dei costi, stiamo cercando di operare per migliorare l’efficacia e l’efficienza della struttura regionale, garantendo la trasparenza di ogni procedimento. Non è facile, ma ci stiamo provando, e con il contributo di tutti spero sia possibile riuscirci.

Grazie per l’ospitalità