18 settembre 2015
Per il presidente del Consiglio regionale “in questo modo si riafferma innanzitutto il valore del principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni, che non può prescindere dalle prerogative dei territori”
La posizione formalizzata oggi a Bari dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Molise e Puglia sui sei referendum per l’abrogazione di alcune parti della legge sblocca Italia e dell’art. 35 del decreto sviluppo “è pienamente condivisibile e mi auguro che venga positivamente valutata dalle rispettive Assemblee legislative regionali, a partire da quella lucana che si riunirà domani su questo tema”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, per il quale “in questo modo si riafferma innanzitutto il valore del principio di leale collaborazione fra Stato e Regioni, che non può prescindere dalle prerogative dei territori come la stessa Conferenza delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome ha ribadito proponendo all’unanimità i quesiti referendari”. “La dialettica fra Stato e Regioni – afferma ancora Lacorazza – si arricchisce così di un momento unitario, che spero possa vedere protagonisti nei prossimi giorni anche altri Consigli regionali per affermare la necessità che decisioni essenziali per il futuro dei territori devono essere assunte con il contributo delle istituzioni che sono più vicine ai cittadini, a partire dalle Regioni e dagli enti locali”.