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“Ora chi ha sostenuto la necessità di determinare risparmi maggiori adesso ha una possibilità in più di manifestare concretamente questo suo orientamento: lo faccia rinunciando volontariamente ad una parte dell’indennità”
“Quando da presidente del Consiglio regionale firmai insieme agli altri componenti dell’Ufficio di Presidenza la proposta, poi diventata legge, di un contributo di solidarietà sui vitalizi mi fu detto che era ‘facile’ tagliare al vicino, fare demagogia con i soldi degli altri. Con questo taglio e con l’istituzione del fondo che può accogliere rinunce volontarie penso sia dimostrato che il tema riguardava tutti e alle parole seguono i fatti”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Piero Lacorazza commentando l’approvazione della proposta di legge del consigliere Romaniello, “totalmente cambiata – aggiunge – dagli emendamenti presentati da me e dai consiglieri Mollica, Santarsiero, Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese, che prevede dal 1 gennaio 2018 un taglio del 10 per cento delle indennità e di carica e delle indennità di funzione percepite dai consiglieri regionali”.
“Ora che un altro taglio è stato fatto, dopo quelli – è bene ricordarlo – apportati sia nella precedente legislatura che in quella attuale – aggiunge Lacorazza -, chi ha sostenuto la necessità di determinare risparmi maggiori adesso ha una possibilità in più di manifestare concretamente questo suo orientamento: lo faccia rinunciando volontariamente ad una parte dell’indennità da destinare ad un fondo, istituito su mia proposta, la cui destinazione dovrebbe tenere conto anche del parere dei cittadini. Aggiungo che tutte le somme frutto delle rinunce dovrebbero andare in questo fondo, che sarà utilizzato in base ad un regolamento condiviso, per evitare che si stacchino assegni privati con denari pubblici”.